Salvini a Parma: questa Europa è “in mano a cinque massoni”
L’appello al centrodestra “è a guardare avanti e non a guardare indietro. Mi rifiuto di offrire agli italiani il dibattito stucchevole sulle primarie, sulla leadership, su Mastella, su Fini, su Casini. Guardiamo avanti”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, aprendo a Parma il ‘Cantiere’ per un nuovo centrodestra. “Oggi – ha detto – cercheremo di spiegare come si riformano le pensioni, come si riducono le tasse, come si difende l’ambiente, come si limita l’immigrazione, come si ricostruisce l’Europa. Chi ci sta è benvenuto. Chi guarda al passato auguri, ma non fa parte della squadra. Io non parlo alle vecchie sigle, ma ai milioni di italiani che stanno a casa, che non sono renziani, che non hanno capito niente dei 5 Stelle e che hanno bisogno di un’alternativa concreta, reale e pragmatica, al di là dei partiti”.
Nel suo discorso Salvini ha parlato anche degli effetti della Brexit: “L’Unione europea è la negazione dell’Europa, l’Unione europea è un’Unione sovietica. Il destino di 500 milioni di persone è in mano a cinque massoni, banchieri, finanzieri, che se ne fregano del lavoro e dell’occupazione. O l’Unione si sveglia adesso oppure, come sono usciti gli inglesi, potranno uscire tanti altri”.
Poi un passaggio sulla necessità anche in Italia di un referendum come quello sulla Brexit: “non si può fare perché la Costituzione lo impedisce e Renzi continua a sostenere che gli italiani sono ignoranti, sono bestie, sono analfabeti e non devono occuparsi di cose europee – ha detto Salvini – io credo, invece, che gli italiani abbiano testa per decidere e per scegliere e, quindi, riproporremo in Parlamento per l’ennesima volta la libertà di scelta per i cittadini italiani”.
“A me piacerebbe – ha concluso – che l’Italia tornasse a controllare i suoi confini, la sua moneta, le sue banche, la sua agricoltura, il suo commercio, la sua pesca, perché essere diretti da altri, da tre massoni, burocrati e finanzieri non ci ha portato a nulla di buono”.