Raggi inciampa sulle consulenze.Il Pd: ineleggibile. La replica: ultimo fango su di noi
“Questa è l’ultima goccia di fango prima del ballottaggio“: così Virginia Raggi, a due giorni dal ballottaggio a Roma, reagisce alle polemiche sollevate dal Pd in merito a due consulenze avute dalla Asl di Civitavecchia nel 2012 e nel 2014 (per complessivi 13mila euro) di cui non si fa cenno però nelle dichiarazioni pubblicate dal Comune come previsto dalle norme sulla trasparenza. Ne ha dato notizia oggi Il Fatto quotidiano.
Per Andrea Romano del Pd “siamo di fronte a una palese violazione della legge Severino: “Perché – chiede – quella del 2012 non appare nelle sue dichiarazioni pubblicate dal Comune? Non era obbligata a farlo sia nel 2013 sia nel 2014? Se fosse così – sottolinea – non saremmo di fronte a una palese violazione della legge, con conseguenti sanzioni? Potrebbe essere dichiarata ineleggibile?”. Ancora più dura la senatrice del Pd Valeria Cardinali: “La legge Severino impone ai candidati di dichiarare ogni rapporto professionale con enti pubblici. Peccato che Virginia Raggi, candidato sindaco di Roma, abbia ‘dimenticato’ di dichiarare una consulenza avuta con la Asl di Civitavecchia, peraltro un comune a guida 5 Stelle. Superato il momento delle amnesie, siamo entrati in quello delle false dichiarazioni. Una circostanza gravissima per chi vuole candidarsi a guidare la Capitale d’Italia”. Matteo Orfini, commissario del Pd romano, non crede si sia trattato di una semplice “dimenticanza”: “Non è una dimenticanza – scrive su Twitter – ma un reato…”. Virginia Raggi non si scompone: noi siamo più forti del fango – avverte – “il mio mandato era quello di mettere in esecuzione – spiega – una sentenza della Corte dei conti per far recuperare soldi alla Asl che era stata sostanzialmente truffata”.