La profezia dell’esperto: “Addio testi, su Facebook resteranno solo i video”

16 Giu 2016 14:55 - di Carlo Marini

In futuro ci saranno solo video, il testo scritto sta scomparendo. La previsione è di un manager di Facebook, Nicola Mendelsohn, vice presidente della piattaforma per Europa, Medio Oriente e Africa. Nel corso del Fortune’s Most Powerful Women International Summit di Londra, Mendelsohn ha spiegato che il testo è in declino sulle bacheche degli utenti e nei prossimi anni la comunicazione sarà fatta tutta da video. «Se dovessi fare una scommessa punterei tutto sui video», puntualizza Mendelsohn. «I video sono il miglior modo per raccontare una storia, forniscono molte informazioni in pochissimo tempo», aggiunge. Nel corso dell’ultimo anno le visualizzazioni di video su Facebook sono passate da 1 a 8 miliardi, con in media 100 milioni di ore di visualizzazioni su dispositivi mobili. La crescita esponenziale è dovuta anche alla funzione Live lanciata nel 2015, per trasmettere video in streaming in diretta, «un fenomeno grande e veloce», osserva Nicola Mendelsohn.

Facebook soppianta i tg come fonte d’informazione

I social network superano per la prima volta la tv come fonte di notizie per i più giovani. Il trend è certificato dall’indagine annuale dell’Istituto Reuters di Studi sul giornalismo, supportato da enti di ricerca e compagnie come Google e Bbc, condotta da YouGov su 50 mila persone di 26 Paesi di tutto il mondo, tra cui l’Italia. Dal rapporto emerge che la metà degli utenti di internet interpellati usa social come Facebook o Twitter per accedere alle notizie (51%), e lo fa per lo più tramite dispositivi mobili. Dei giovani tra 18 e 24 anni il 28% si affida ai social per le news e solo il 24% alla tv. In testa alle “fonti” c’è Facebook, seguito da YouTube, Twitter e WhatsApp. La tendenza non è ancora pienamente evidente in Italia dove, spiegano gli analisti, a causa di uno dei minori tassi di penetrazione di internet rispetto al resto d’Europa la televisione, per l’informazione, esercita ancora un ruolo dominante nonostante web e smartphone siano in crescita.

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