Pink Pistol, aumenta la diffusione di armi nelle comunità gay e lesbiche Usa

17 Giu 2016 19:31 - di

Va a ruba l’AR-15, il modello di fucile usato dal killer di Orlando per commettere la strade al club Pulse. Secondo i l’associazione dei rivenditori sono diversi i motivi che hanno spinto alla corsa all’acquisto. Primo fra tutti è che gli americani temono che il governo porti via loro le armi lasciandoli quando senza una difesa personale, ma vi è anche fattore economico, ossia si cerca di capitalizzare sull’acquisto di armi. «C’è gente – ha spiegato Jay Wallace, titolare di un negozio – che pensa che le armi saliranno di valore quindi le comprano per fare un investimento. Ad esempio acquistano oggi un AR-15 a 500 dollari ma in futuro ne varrà tremila». E la vendita di armi in generale è aumentata tra una categoria dopo il massacro di Orlando, quella di gay e lesbiche. Il killer Omar Mateen ha, infatti, preso di mira la comunità gay quando ha fatto fuoco uccidendo 49 persone. Secondo quanto riferisce Fox News, Pink Pistol un club nazionale di armi per gay e lesbiche, in soli due giorni ha visto passare i suoi membri da 1.500 a 3.500.

Vendita di armi, a ruba il fucile della strage

Ma la maggioranza degli americani è ora a favore di un maggiore controllo sulle armi da fuoco. Secondo quanto scrive l’Huffington Post il consenso e’ cresciuto in particolare dopo la strage di Orlando. Secondo l’ultima indagine, il 55% della popolazione vuole leggi più severe mentre il 59% sostiene che la violenza da armi da fuoco è un problema serio. E ancora un 56% sostiene che le stragi di massa possono essere fermate. Inoltre ben l’86% degli americani vuole una legge che impedisca agli individui inseriti nelle liste come potenziali terroristi sia impedito di acquistare armi. E il 62% metterebbe un divieto sulla vendita di fucili d’assalto. Riguardo ancora alla strage di Orlando, il 65% degli americani ritiene che sia stato sia un atto di terrorismo più che di odio, e il 44% sostiene che leggi più severe in materia di controllo armi avrebbero fatto la differenza. Intanto Orlando si conferma capitale della violenza Usa: due ragazzi, di 16 e 18 anni, sono stati uccisi ieri sera a colpi di arma da fuoco alla periferia di Orlando. Lo ha reso noto la polizia. I loro corpi, secondo i media, sono stati trovati sul giardino di una casa e testimoni hanno visto una vettura di colore scuro che si allontanava dopo la sparatoria. Venerdì scorso a Orlando é stata uccisa la cantante Christina Grimmie, mentre alle prime ore di domenica c’é stata la strage al club Pulse costata la vita a 49 persone e martedì sera un alligatore ha ucciso – sempre a Orlando – un bimbo di due anni presso il megaparco divertimenti di Walt Disney.

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