Parisi: «La leadership del centrodestra dev’essere moderata, altrimenti si perde»

21 Giu 2016 12:17 - di Giorgio Sigona

«Salvini sbaglia, con un candidato di tipo radicale-leghista avremmo preso la metà dei voti». Lo dice a Repubblica Stefano Parisi, ex candidato per la poltrona di sindaco di Milano, che rivendica il risultato del centrodestra e si dice pronto a dare un suo contributo.

 Parisi sul centrodestra: «Perde se si spacca o se ha una guida radicale»

«La Lega non ci ha fatto perdere voti, ma il centrodestra vince solo se è a guida moderata», dice. «Solo una leadership moderata può diventare maggioritaria in Italia. Un centrodestra con un leader radicale non potrà mai avere la maggioranza dei voti. Questo è evidente e lo dimostrano i risultati delle altre città. Quando il centrodestra si spacca o ha una guida radicale, perde. Noi, invece, abbiamo perso per molto poco. Non mi sto proponendo come leader», aggiunge Parisi, «farò il consigliere comunale a Milano, ma qui è nata una cosa che non va buttata via. C’è un programma di governo».

«I leader li decide il consenso, non qualcuno a tavolino. È successo anche a Matteo Renzi», specifica Parisi. «Partecipare alle primarie non è un tema attuale. E comunque io non voglio sfidare nessuno, sarei un mitomane se oggi pensassi a questo. Voglio dare un contributo costruttivo alla riorganizzazione del mondo moderato, liberale e popolare. La Lega non può non essere un alleato, ma credo che debba riflettere sul fatto che gli elettori vogliono delle soluzioni ai problemi. Il voto di pura protesta va ai Cinque Stelle o sta a casa. La Lega rappresenta problemi veri, ma una coalizione deve offrire risposte credibili e realistiche. Solo così si riconquistano gli elettori».

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