Napoli, la superballa di Renzi sulle ecoballe: «Tutte via entro tre anni»
«Via le ecoballe dalla Terra dei Fuochi. Via la camorra da gestione rifiuti. Finalmente si fa sul serio #lavoltabuona». Ormai anche i bambini hanno capito che neppure per un minuto Matteo Renzi riesce a staccarsi dalla propaganda. E, a breve, anche i bambini si renderanno conto che tale propaganda è sempre inversamente proporzionale ai risultati ottenuti. Si potrebbe erigere un obelisco tanti sono stati gli annunci roboanti del premier puntualmente seguiti da clamorosi fiaschi. L’hastag #lavoltabuona è stato già usato (inutilmente) in decine e decine di occasioni: dalla scuola al jobs act, agli 80 euro al ddl Boschi. Tutti aborti di riforma che non hanno migliorato di un niente la vita degli italiani. Solo il premier fa finta di non accorgersene e continua con i suoi annunci a raffica.
Renzi era accompagnato dal governatore De Luca
Il più recente è appunto questo della rimozione delle ecoballe dalla cosiddetta Terra dei Fuochi. Con lui a Taverna del Re, a Giugliano in provincia di Napoli, il sito dove confezionano le ecoballe in un’area grande quanto 320 campi di calcio, anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, un altro che pure si è convinto di essere stato lui a inventare il mondo.
Le ecoballe? Un “regalo” di Bassolino ai campani
Tanto è vero che già una settimana fa aveva mobilitato tv e giornali al grido «il Pd rimuove le ecoballe» dimenticando che se le ecoballe sono lì è solo perché qualcuno ce le ha messe e quel qualcuno, guarda caso, è un altro pezzo grosso del Pd, cioè Antonio Bassolino. Quindi, nella migliore delle ipotesi la rimozione delle ecoballe è solo un atto dovuto, anzi di risarcimento per i guasti del passato, un passato che rimanda solo ed esclusivamente alle gravi responsabilità del partito di Renzi.