Napoli, la camorra imponeva il prezzo del pane. Sgominato il clan Lo Russo

27 Giu 2016 12:49 - di Francesca De Ambra

Tredici persone arrestate e ventiquattro indagate. È questo il bilancio dell’operazione congiunta polizia di Stato, carabinieri e Gico della Guardia di Finanza scattata alle prime ore di questa mattina a Napoli contro il clan di camorra dei Lo Russo. Tutte le persone finite in manette sono infatti ritenute dalla Dda partenopea, che ha coordinato le indagini, appartenenti a tale cosca. A loro carico, la procura distrettuale ha ipotizzato reati che vanno dall’associazione di stampo mafiosa al traffico di stupefacenti, alle estorsioni aggravate, al tentato omicidio e anche all’omicidio colposo con violazione della normativa stradale. Gli agenti del Gico hanno anche sequestrato tre panifici, riconducibili al clan.

Arrestate 13 persone. L’accusa è associazione mafiosa

Il clan Lo Russo è particolarmente attivo nelle zone di Miano e Don Guanella. Poco tempo fa, a finire in manette (il nuovo provvedimento cautelare gli è stato notificato in carcere) era stato proprio il capo riconosciuto della consorteria criminale, Carlo Lo Russo. I magistrati napoletani lo ritengono il responsabile dell’omicidio di Pasquale Izzi, avvenuto lo scorso marzo. Ma le indagini hanno consentito di far luce anche su altri episodi., sempre di camorra. Spetterà ora agli inquirenti il compito di far combaciare i diversi tasselli dell’intera attività criminale dei Lo Russo.

Nel mirino della camorra supermercati e ambulanti

Secondo quanto riferito dai carabinieri, la camorra dei Lo Russo aveva acquisito il monopolio della distribuzione del pane e imponeva il prezzo di vendita a grossi supermercati, botteghe e agli ambulanti domenicali della zona. Le indagini hanno documentato le attività illecite del gruppo, individuati i vertici e i gestori, promotori e affiliati delle principali piazze di spaccio. In più, sarebbe emersa la responsabilità del tentato omicidio di uno degli appartenenti a un gruppo avversario e identificati i soggetti dediti alle estorsioni a imprenditori edili nonché i gestori, promotori e affiliati delle principali piazze di spaccio dell’area Nord.

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