«Dammi i soldi per giocare». Cinese frusta la moglie che glieli nega: preso
Una storia di violenza come (per fortuna) non ce ne sono tante. Protagonista un cinese di 50 anni, arrestato dalla polizia, a Milano, per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della moglie 47enne, anche lei di nazionalità cinese, che da almeno dieci anni subiva le violenze. Un vero calvario quello subito dalla donna. Che per paura delle ritorsioni del marito non ha mai denunciato. Si è decisa a farlo solo due mesi fa, santamente il 30 marzo scorso dopo aver subito addirittura uno stupro seguito dall’ennesimo pestaggio. I sanitari cui è finalmente ricorsa le hanno dato una prognosi di 30 giorni.
Trenta giorni di prognosi alla donna
Ma torniamo al marito: il cinese considerava ormai di routine l’uso della violenza nei confronti della malcapitata consorte. Aspettava, infatti, che il figlio 16enne uscisse da casa per andare a scuola e lui, come e fosse un segnale convenuto, abbassava le tapparelle e picchiava per ore la donna con calci, pugni e cavo del cellulare usato come una frusta. Non per puro sadismo bensì per ottenere da lei i soldi per giocare al casinò. Gli agenti del commissariato Monforte-Vittoria hanno infatti accertato che l’aguzzino cinese è un ludopatico che aveva costretto la compagna a chiedere un finanziamento di 8mila euro. Una somma non da poco che lui ha dilapidato in soli tre giorni facendola ingoiare alle slot machine. In più occasioni ha anche tentato di farle vendere un negozio di sua proprietà per ricevere la metà dei soldi.
Il cinese è ludopatico: in 3 giorni giocò 8mila euro
Il cinese ha precedenti per estorsione ed è stato arrestato nel 2004. Due anni dopo, all’uscita, è tornato in Cina e nell’aprile 2012 ha fatto rientro a Milano e ha continuato i maltrattamenti. La mattina del 30 marzo ha immobilizzato la donna con lo scotch e pezzi di lenzuolo per poterla stuprare, l’ha anche minacciata di impiccarla al ventilatore a pale al soffitto. Al termine le ha tagliato i vestiti per impedirle di farla uscire di casa per chiedere aiuto. La donna ha atteso il ritorno del figlio e dopo aver detto di andare a fare la spesa si è presentata al pronto soccorso del Policlinico.