Blocchi stradali in Grecia: così gli immigrati hanno preteso cibo migliore

26 Giu 2016 12:56 - di Paolo Lami

Con una riuscita protesta, gli immigrati rinchiusi in un campo profughi nel nord della Grecia sono riusciti a ottenere che una Organizzazione  non Governativa continuasse a fornire loro cibo migliore di quello offerto dalle autorità istituzionali greche.
L’episodio è avvenuto a Oreokastro, un sobborgo di Tessalonica, la seconda maggiore città greca, dove gli immigrati hanno bloccato più volte una strada vicina al campo tra il pomeriggio e la serata di sabato.
I profughi, per lo più siriani, inneggiavano a Salam Aldeen, il capo di un’organizzazione non-governativa che in Grecia forniva loro vettovaglie,  arrestato nei mesi scorsi dalla guardia costiera in Grecia con l’accusa di traffico di esseri umani.
Il blocco stradale è stato tolto solo quando la polizia ha promesso che alla Organizzazione Non governativa guidata dal danese di origini siriane sarà concesso di nuovo l’accesso al campo in Grecia.
Aldeen è cofondatore dell’organizzazione “Team Humanity” che fornisce cibo a più di 1.400 profughi del centro di accoglienza in Grecia.
Il sospetto è che la protesta stai stata strumentale ed eterodiretta per far sì che l’Organizzazione Non Governativa continuasse a lavorare per il governo greco.

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