Arriva Salvini, scontri a Bologna: “E’ l’Almirante dei nostri giorni” (fotogallery)
Blindato il centro di Bologna, per la visita in città del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che doveva parlare in piazza Verdi, presidiata dai centri sociali, e che ha ripiegato su piazza Maggiore. La polizia schierata lungo via Zamboni ha allontanato, di circa 20 metri, la manifestazione dei collettivi contro la presenza del leader del Carroccio che chiuderà la campagna elettorale della candidata sindaco, Lucia Borgonzoni. Per allontanare gli estremisti di sinistra che premevano per avanzare verso piazza Maggiore è stata necessaria una carica delle forze dell’ordine contro cui sono stati lanciati petardi. Alcuni manifestanti sono stati fermati e immobilizzati. Nei giorni scorsi Salvini aveva annunciato di voler chiudere la campagna elettorale in piazza Verdi, cuore del quartiere universitario. La questura aveva negato l’autorizzazione, visto che la piazza non fa parte di quelle scelte per la campagna elettorale, ma anche per le proteste dei collettivi universitari che hanno organizzato un presidio nella piazza dove hanno sistemato balle di fieno addobbate con bandiere rosse. “Piazza Verdi si barrica! Contro l’Almirante dei nostri giorni” è scritto su uno dei cartelli presenti in piazza Verdi.
Sulla sua pagina Fb Salvini ha scritto che a Bologna, “su 80.000 studenti universitari violenti e casinisti non sono più di 100. Dei poveretti, figli di papà, da rieducare. Che odiano la polizia, che odiano Salvini, che impediscono a persone come il prof. Panebianco di parlare liberamente”. Prima di giungere a Bologna il leader leghista, in mattinata, era stato a Cattolica, Rimini e Cesenatico mentre nel primo pomeriggio a Ravenna. Dopo la tappa di Bologna è atteso nel Ferrarese a Portomaggiore e Corporeno di Cento.