Terremoto in Austria, si dimette il cancelliere socialdemocratico Faymann
Terremoto politico a Vienna. Dopo sette anni si è dimesso il Cancelliere austriaco Werner Faymann, che ha anche annunciato di voler abbandonare il ruolo di leader del Partito socialdemocratico. La scelta arriva a due settimane dalla pesante sconfitta al primo turno delle elezioni presidenziali che hanno segnato il trionfo di Norbert Hofer, il candidato del partito di estrema destra Fpo, già guidato da Haider, e la débacle di quello socialdemocratico, per la prima volta eliminato dal ballottaggio che si terrà il 22 maggio.
Le dimissioni del cancelliere austriaco
«Quando si ha l’onore di essere Cancelliere dell’Austria per 7 anni e mezzo si dice grazie, con profonda convinzione», sono state le parole con cui l’ormai ex leader del Partito socialdemocratico ha annunciato le dimissioni dal capo del governo. «Quando ripenso a questi sette anni e mezzo posso dire di essere orgoglioso di questo Paese», ha aggiunto Faymann difendendo i risultati politici ottenuti durante i suoi mandati. Tra questi ha citato i successi della Grosse Koalition viennese durante la crisi finanziaria e la gestione dell’emergenza profughi. «Una grande sfida che lo scorso anno abbiamo gestito assieme a Germania e Svezia», ha detto. Faymann ha motivato le dimissioni con la mancanza di supporto nei suoi confronti registrata all’interno del suo partito.
Il partito lo scarica
Il clamoroso annuncio è arrivato durante una conferenza stampa convocata frettolosamente, in cui il Cancelliere ha sottolineato le difficoltà e ha detto che «avere la maggioranza nel partito non è abbastanza». Faymann, fino ad oggi alla guida di un esecutivo moderato centrista, è finito sotto pressione da parte dei sindacati e dall’ala giovanile del suo partito, non solo per il risultato deludente del partito Socialdemocratico alle presidenziali ma anche per la linea dura adottata sulla questione immigrazione con il via libera alla realizzazione della barriera al Brennero e per il giro di vite nel diritto d’asilo. Dopo il successo elettorale dell’estrema destra, nel partito si erano alzate diverse voci contrarie che sono sfociate nella decisione del Cancelliere di lasciare. Nelle prossime ore si riunirà il direttivo del Spo, il partito fino a oggi guidato dallo stesso Faymann, per trarre le conseguenze sulla pesante sconfitta registrata al primo turno delle elezioni presidenziali. Per la prima volta i socialdemocratici e i conservatori sono rimasti fuori dal ballottaggio. «Questo governo ha bisogno di ripartire nuovamente con forza», ha detto Faymann, dopo un incontro con i vertici del partito.