Tassa di soggiorno addio? Franceschini: il sistema va svecchiato
Novità in vista per turisti e viaggiatori. «Serve una revisione della tassa di soggiorno che deve uscire dal riferimento alle stelle degli alberghi, che sono un sistema datato e superato. Ormai valgono molto di più i giudizi dei clienti sul web», ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parlando a un convegno di Airbnb, il portale online che mette in contatto persone in ricerca di un alloggio per brevi periodi con persone che dispongono di uno spazio da affittare .
Svecchiare la tassa di soggiorno
«La tassa di soggiorno va pagata con il conto della camera e non separatamente in un secondo momento, come avviene adesso», ha detto Franceschini, «è una cosa che è capitata anche a me e che confonde il turista. Fa bene Airbnb a farla pagare con la carta di credito subito evitando così anche all’evasione». La proposta garantirebbe, dice Franceschini, «maggiore equità e trasparenza e uguaglianza tra le diverse regioni». La tassa di soggiorno è un’imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d’arte. Fu istituita in Italia nel 1910, poi abolita a decorrere dal 1º gennaio 1989 e reintrodotta nel 2009 con il federalismo fiscale che ha aperto nuovi scenari di autonomia per gli enti locali. a norma nazionale dà facoltà alle amministrazioni comunali, con proprio regolamento, di adottare o meno l’imposta a seconda di esigenze di bilancio o scelte politiche, diverse da Comune a Comune.