Rudy Guede esce in permesso premio. È l’omicida di Meredith Kercher

23 Mag 2016 17:41 - di Francesca De Ambra

La notizia è di quelle destinate a suscitare clamore: Rudy Guede, l’ivoriano che sta scontando una condanna a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher nel carcere di Viterbo beneficerà di un permesso premio di 36 ore. Il provvedimento è stato adottato dal Tribunale di sorveglianza di Roma. Guede lascerà il carcere nelle prossime ore per recarsi in una cooperativa impegnata nel recupero dei detenuti dove rimarrà fino al momento di tornare in cella. A darne notizia è stato il nuovo difensore dell’ivoriano, l’avvocato Fabrizio Ballarini, che tuttavia non ha ancora preso visione del provvedimento.

Rudy Guede è l’unico condannato: uscirà nel 2024

Comunque sia, secondo l’avvocato Ballarini, Guede dovrebbe lasciare il carcere nella mattinata di mercoledì per tornarvi la sera successiva. L’ivoriano aveva chiesto la concessione del permesso premio – tramite l’avvocato Nicodemo Gentile che lo ha difeso insieme a Walter Biscotti – al giudice di sorveglianza di Viterbo che però aveva rigettato l’istanza ritenendo che non avesse operato una revisione critica dei fatti che lo hanno coinvolto. Quindi il ricorso al tribunale di sorveglianza in una sorta d’appello.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito furono assolti in Cassazione

Come si ricorderà, Rudy Guede è stato processato con il rito abbreviato ed è l’unico a essere stato condannato per l’omicidio di Meredith Kercher. Gli altri due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati invece entrambi definitivamente assolti al termine di un iter giudiziario particolarmente travagliato. In primo grado, nel 2009, infatti, i due furono condannati come concorrenti nell’omicidio dalla Corte d’Assise di Perugia. Ma due anni dopo, nel 2011, vengono assolti dalla Corte d’Assise d’appello per non avere commesso il fatto. Assoluzione cancellata dalla Cassazione nel 2013 con rinvio degli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Firenze. Tutto da rifare. Nel 2014 i giudici fiorentini riconoscono ancora una volta come colpevoli la Konx e Sollecito. Ma il 27 marzo 2015 la quinta sezione penale della Cassazione annulla senza rinvio le condanne, assolvendoli i due per non aver commesso il fatto, affermando la “mancanza di prove” certe e la presenza di numerosi errori nelle indagini, e ponendo così fine al caso giudiziario. In carcere, quindi resta solo Rudy Guede. Finirà di scontare la pena nel 2024.

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