La rockstar del Bataclan: noi come pecore belanti contro l’Islam radicale

26 Mag 2016 11:09 - di Redazione

Fanno discutere in Francia le parole di Jesse Hughes, il frontman degli Eagles of Death Metal, la band che suonava al Bataclan a Parigi nella terribile sera del 13 novembre 2015. Intervistato dalla tv francese iTelè, settimane fa, aveva detto che tutti dovrebbero girare armati, creando scandalo e disapprovazione. Un nuovo caso si è aperto per l’intervista al magazine Taki, in cui Jesse Hughes si sarebbe lasciato andare a considerazioni anti-musulmane. Che cosa ha detto? Che “la correttezza politica ci rende vulnerabili, ,la paura di offendere i musulmani è l’arma più grande di un terrorista, la correttezza politica uccide. Basta prendere la parola Islam e sostituirla con comunismo. I Rosenberg potevano vender segreti nucleari da dentro l’America e allo stesso modo i terroristi islamici ci possono attaccare dall’interno”. Hughes racconta di avere visto musulmani in strada che celebravano l’attacco al Bataclan e ha detto di avere visto una donna con le mani alzate in segno di resa che diceva: no, no, no. Una metafora per tutta la civiltà occidentale…”. Per il cantante rock “siamo letteralmente disarmati e siamo anche mentalmente disarmati. E’ come la pecora belante della Fattoria degli animali. Quando suggerisci qualcosa che devia dalla narrazione, un coro belante ti tira giù. Questo attentato non è successo per caso”. E infine, per la rockstar, l’Islam grida all’islamofobia al fine di rendere facile preda i “ragazzi bianchi benestanti cresciuti su programmi di studi liberal”. In seguito alle esplosive dichiarazioni di Huges due festival musicali francesi , Rock en Seine e Cabaret Vert, hanno cancellato dal cartellone l’esibizione degli Eagles of Death Metal.

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