L’Isis fa strage di fan del Real Madrid in Iraq: i giocatori col lutto al braccio
Almeno 16 morti e 20 feriti e oggi il Real Madrid giocherà col lutto al braccio: è il bilancio di un attacco terroristico rivendicato dall’Isis contro un fan club del Real Madrid ospitato in un caffè di Balad, una cittadina irachena ad 80 chilometri circa a nord della capitale Baghdad. La dinamica dell’attacco non è ancora chiarissima. I terroristi armati di kalashnikov, tre in tutto, hanno sparato all’impazzata nel locale e, secondo l’Associated Press, due di loro, vestiti con giubbotti esplosivi, si sono fatti saltare per aria, appesantendo il bilancio delle vittime. Secondo fonti locali citate da El Pais online invece, uno solo dei terroristi si sarebbe fatto saltare per aria, ma nei pressi di un mercato all’aperto, quando la polizia stava per catturarlo. Il presidente del fan club di Balad, Ziad Subhan, ha raccontato che “i terroristi sono entrati nel locale e hanno cominciato a sparare all’impazzata a chiunque perché odiano il calcio e pensano che sia antimusulmano. Per questo compiono questi attentati”.
Il calcio è ormai un obbiettivo dell’Isis
L’attacco si è verificato a un mese esatto dall’apertura degli Europei di calcio in Francia. La prima partita, tra Belgio ed Italia, è in calendario il 13 giugno nel nuovo stadio di Lione, e uno dei timori delle autorità francesi è quello di un grande attentato, tanto che si era parlato addirittura di far giocare le partite a spalti vuoti. Il 13 novembre scorso, giorno degli attacchi a Parigi, uno degli obiettivi dei terroristi simpatizzanti dell’Isis era lo Stade de France, dove si giocava un incontro tra la nazionale francese e quella tedesca alla presenza del presidente François Hollande. Il kamikaze non riuscì ad entrare nello stadio, facendosi saltare all’esterno e uccidendo un’altra persona. All’inizio di aprile, si è appreso che i terroristi dell’attacco del 22 marzo all’aeroporto di Zaventem e alla metro di Bruxelles volevano fare annullare l’Euro 2016 organizzando attacchi terroristici in Francia prima di quella data: “Per loro sarà una vera vergogna”, spiegava El Bakraoui. Javier Tebas, il presidente della Liga spagnola, si è detto “scioccato” per l’attentato contro il fan club del Real in Iraq. “Il terrorismo attacca il calcio. Siamo vicini alle vittime e alle loro famiglie. Il calcio sta diventando uno degli obiettivi del terrore, continueremo ad appoggiare il popolo iracheno”, ha twittato. Anche il Real Madrid ha espresso “profondo cordoglio per il terribile attentato”. Il club spagnolo, sul suo sito ufficiale, ha manifestato la propria “tristezza” esprimendo “totale affetto” alle famiglie e agli amici delle vittime”, e “solidarietà a tutto il popolo iracheno per l’enorme sofferenza, l’ingiustizia e le violenze” subite. Nello stadio Riazor contro il Deportivo La Coruna (ultima di campionato nella Liga), le merengues indosseranno il lutto al braccio “perché il calcio e lo sport saranno sempre strumento di fratellanza, concordia e pace per coloro che non accettano ogni tipo di terrorismo o selvaggia barbarie”.