L’ex Nar Macchi portato in ospedale. La moglie aveva lanciato appelli sui social
Il caso del detenuto Lele Macchi, 60 anni, ex esponente dei Nar, rinchiuso ora nel carcere Marassi di Genova, malato e bisognoso di cure urgenti, finalmente arriva all’attenzione della stampa grazie all’opera di sensibilizzazione, sui social, di giornalisti sensibili all’argomento (da Ugo Maria Tassinari a Flavia Perina). Inoltre esponenti del Pd e del M5S avevano annunciato interrogazioni sulla vicenda. Una mobilitazione che ha sbloccato la situazione visto che Macchi è stato ricoverato in ospedale. Proprio oggi sul Tempo la moglie Rita Marinella – che da giorni denunciava la situazione – aveva lanciato l’ennesimo appello spiegando in che condizioni sia ridotto ormai il marito (che già aveva alle spalle 16 anni di carcere) il quale deve ora scontare una condanna definitiva a dieci anni e otto mesi per traffico di stupefacenti. “Ha un quadro clinico – racconta – molto complesso: da 74 chili ne pesa 42. E’ su una sedia a rotelle perché non riesce più a camminare e ha il braccio sinistro immobilizzato. Ha avuto un cancro alla testa che gli hanno asportato chirurgicamente, ha il nervo ottico staccato e una disfagia acuta che gli rende difficile deglutire. Sono state fatte tre perizie: due dicono che è incompatibile col regime carcerario, nonostante questo il giudice di sorveglianza ha negato il differimento pena ai domiciliari”. Le condizioni di Macchi si sono di recente aggravate: un medico del carcere aveva chiesto il ricovero d’urgenza all’ospedale di Genova ma ancora non gli era stata data una risposta dal giudice di sorveglianza. Poi, l’attenzione sul caso, ha accelerato le procedure. Il passato criminale di Macchi non è in discussione, ma – ha detto ancora la moglie – “vorrei che si pensasse solo all’uomo che sta male”. Qanto all’accusa che grava su Macchi di avere artecipato al sequestro Fanella (il broker ucciso il 3 luglio del 2014 nella sua villa alla Camilluccia), la moglie lo discolpa facendo presente che Macchi in quei giorni era ai domiciliari: “Uscirà pulito da questo storia”.