Facebook sotto accusa negli Usa: censura le news dei conservatori?

10 Mag 2016 13:24 - di Martino Della Costa

Facebook nuovamente nel mirino delle polemiche: stavolta a puntare l’indice contro il social network è un sito tecnologico che accusa: «Fb censura le notizie appartenenti all’area politica dei conservatori statunitensi». Pronta e argomentata la smentita: «Linee guida risogorose e scupolosamente applicate assiciruano la neutralità dovuta»…

Facebook sotto accusa: censura le notizie dei conservatori

Per il sito teconolgico Gizmodo, dunque, non ci sarebbero dubbi: i dipendenti di Facebook avrebbero regolarmente censurato informazioni e novità relative all’area politica conservatrice, escludendole dalla sezione che ospita le notizie di tendenza sul social. Non solo: nel denunciare la mancanza, Gizmodo arriva a citare addirittura un giornalista che avrebbe fatto parte del team News di Facebook, e che avrebbe ammesso il ricorso alle “forbici virtuali”. Altri “curatori di news” – così vengono definiti questi lavoratori nella società di Mark Zuckerberg – avrebbero poi di contro rivelato a Gizmodo di aver inserito tra le notizie di tendenza persino alcune news che non erano abbastanza popolari per aver diritto a quella vetrina online.

Facebook replica: linee rigorose assicurano neutralità

L’accusa è stata nettamente respinta e rispedita al mittente alcune ore fa dal vicepresidente di Facebook Tom Stocky, responsabile dei Trending Topics, che in un risentito post sul social network ha spiegato di non aver trovato prove a supporto di quanto dichiarato da una fonte anonima a Gizmodo, e dal sito poi rilanciato e “sbattuto” sulla pubblica piazza virtuale. «Facebook – ha replicato online Stocky – è una piattaforma per persone e prospettive di tutto lo spettro politico». Una cassa di risonanza che per responsabili e fruitori non  funzionerebbe a corrente alternata e che, anzi, è forte di una precisa autoregolamentazione deontologica che ne vincola modalità e procedure. «Ci sono linee guida rigorose per il team di revisione – ha ribadito ancora una volta Stocky – volte ad assicurare coerenza e neutralità, le quali non permettono la soppressione di visioni politiche, né il favorire un punto di vista a un altro, o una fonte di news a un’altra». E nell’agorà virtuale il dibattito infiamma gli internauti…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *