Il Canada brucia: l’incendio potrebbe anche raddoppiare nelle prossime ore
Non accenna a diminuire il vasto incendio che ha colpito la zona di Fort McMurray, in Alberta, nel nordest del Canada e le autorità sostengono che le proporzioni delle fiamme possano raddoppiare entro la giornata di oggi sabato. Lo riferiscono i media canadesi e internazionali. Ai residenti è stato detto di lasciare le proprie case: dopo l’evacuazione di massa di 80mila persone nei giorni scorsi, ieri altre 5.500 residenti sono evacuati dall’aeroporto di Edmonton mentre altre 4mila partiranno nelle prossime ore. La città colpita dal vasto incendio si trova proprio nel cuore dell’area petrolifera del Canada e almeno un quarto della produzione è stata bloccata a causa del fuoco con un impatto che si prevede negativo per un Paese già colpito dalla caduta dei prezzi del petrolio.
L’incendio è stato alimentato dai forti venti
Il governo dell’Alberta ha dichiarato lo stato di emergenza e ha già stanziato 100 milioni di dollari canadesi a sostegno degli evacuati. L’incendio ha già distrutto o danneggiato 1.600 case costringendo iresidenti ad abbandonare le proprie abitazioni. L’incendio si é avvicinato anche all’aeroporto della città e le autorità hanno bloccato tutti i voli in arrivo e in partenza. Il ministro per gli Affari municipali della provincia, Danielle Larivee, ha spiegato che oltre 250 pompieri stanno ancora combattendo le fiamme nelle aree residenziali, mentre si hanno notizie di case distrutte – oltre a una scuola appena costruita – nel comune di Wood Buffalo. L’incendio ha colpito una vicina foresta durante il fine settimana scorso e la situazione é precipitata nei giorni successivi a causa dei forti venti. Per il momento non ci sono notizie di feriti.