Calcioscommesse, assolto Antonio Conte dall’accusa di frode sportiva
Giornata importante per Antonio Conte, che dopo quattro anni è stato assolto dall’accusa di frode sportiva nell’ambito della maxi-inchiesta sul calcioscommesse. Il commissario tecnico della nazionale è estraneo allo scandalo delle partite truccate che vede indagate 70 persone. Al termine del processo con rito abbreviato il giudice delle indagini preliminari Perpaolo Beluzzi ha assolto Conte per «non aver commesso il fatto» e ha riconosciuto l’esistenza di un’associazione a delinquere mandando alla sbarra una cinquantina di persone, tra cui il capitano della Lazio, Stefano Mauri ed ex campioni come Giuseppe Signori.
Assolto Conte: non ha commesso il fatto
La posizione di Conte era marginale ma la più esposta sotto i riflettori: era accusato dal procuratore Roberto di Martino di aver partecipato, quando era allenatore del Siena, alla frode nella partita con l‘Albinoleffe del 29 maggio 2011. Secondo l’accusa (che aveva chiesto sei mesi di reclusione con la pena sospesa) Conte e il suo vice Angelo Alessio (anche lui assolto) avrebbero dato il loro benestare ai calciatori del Siena affinché si accordassero con l’Albinoleffe per stabilire il risultato finale della gara. La tesi degli avvocati difensori di Conte, Leo Cammarata e Francesco Arata, è stata accolta dal gip Beluzzi che ha assolto Conte in rito abbreviato. Per quella stessa partita Conte era stato condannato dalla giustizia sportiva per omessa denuncia, reato che però non configura responsabilità penali.
Tavecchio: ho sempre creduto in lui
«Era il risultato che ci aspettavamo, non ci siamo sottratti al processo, tanto è vero che abbiamo scelto il rito abbreviato», ha commentato Cammarata, «sono stati anni di tensione, anche di amarezza ma ora è stata stabilita la verità». La prima reazione di grande soddisfazione all’assoluzione del commissario tecnico della nazionale è del presidente federale Carlo Tavecchio. «Finalmente – ha detto Tavecchio – la sua posizione è stata chiarita, la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull’Europeo».