Allarme della Nasa: il 2016 sarà l’anno più caldo della storia. Africa a rischio
Stavolta è veramente preoccupante: al 99% il 2016 sarà l’anno più caldo della storia. A lanciare l’allarme l’ente spaziale americano, la Nasa, che nella previsione ha tenuto conto della temperatura registrata lo scorso mese di aprile. Secondo i dati, la temperatura sia terrestre che marittima è aumentata di 1,11 gradi centigradi, il che fa dell’ultimo mese di aprile il più caldo della storia in assoluto. «Stimo – ha scritto su Twitter Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies della Nasa – che il 2016 sarà un anno da record per la temperatura». Secondo quanto scrive la Cnn, i dati hanno spinto gli scienziati a dichiarare un’emergenza clima e già a sollevare dubbi sull’accordo di Parigi di contenere l’aumento della temperatura terrestre al di sotto dei due gradi centigradi. I nuovi dati, inoltre, vengono diffusi proprio quando i leader mondiali hanno iniziato domenica a Bonn, in Germania, una dieci-giorni di incontri in cui si cercherà di rendere fattibili gli obiettivi raggiunti con l’accordo di Parigi. In particolar modo gli scienziati hanno messo in guardia sulla necessità di tagliare le emissioni terrestri in modo che i gas possano tornare ad essere assorbiti naturalmente dalle foreste e dal suolo.
La Nasa ritiene che il 2016 batterà tutti i record
Si è inoltre appreso che i periodi di caldo eccezionale potrebbero diventare la norma in Africa nel giro dei prossimi 20-25 anni, con ondate di calore più lunghe, più roventi e più frequenti che potranno danneggiare sia la produzione agricola sia l’aspettativa di vita. L’allarme arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Dopo aver esaminato le temperature registrate fra il 1979 e il 2015, i ricercatori mettono in guardia sul rischio che le ondate di calore oggi classificate come anomale possano diventare un evento normale nel giro di due decenni. Perché ciò accada, basterebbe un aumento della temperatura globale pari a due gradi centigradi, che è il limite massimo fissato dalla comunità internazionale. Compresa fra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, l’Africa sperimenta alti livelli di radiazione solare durante tutto l’anno, e le ondate di calore possono verificarsi in ogni stagione, non solo in estate. In base ai calcoli degli studiosi, verso la fine del secolo il continente potrebbe essere colpito da quattro ondate inusuali di calore ogni anno. «L’Africa è uno dei continenti più vulnerabili al cambiamento climatico e anche un aumento modesto della temperatura globale può avere conseguenze gravi per le popolazioni che vi abitano», spiega Jana Sillmann del Center for International Climate and Environmental Research, secondo cui sono necessari sforzi considerevoli per l’adattamento al cambiamento climatico in modo da ridurre i rischi.