Il voto quasi nascosto del presidente Mattarella. A Palermo, e solo a tarda sera
Per votare, ha votato. Ma badando bene alla privacy. In pratica non l’ha saputo nessuno: il capo dello Stato Sergio Mattarella ha votato domenica sera attorno alle 20,30 nella scuola statale Piazzi, in via Rutelli, a poca distanza dalla sua abitazione in via Libertà a Palermo. Certo, a pensar male si potrebbe sottolineare che a quell’ora già si sapeva che il quorum del referendum sulle trivelle era traguardo lontanissimo. Ma a pensare male, appunto. Perché il presidente avrebbe di sicuro votato e infatti ha votato. E meno male visto che il suo predecessore Giorgio Napolitano aveva “santificato” l’astensionismo. Un atteggiamento abnorme, dal momento che la Repubblica italiana è nata proprio da un referendum, quello del 1946 che chiamò gli italiani a scegliere tra monarchia e repubblica. Ma certo il silenzio attorno al voto presidenziale, arrivato solo a fine giornata, fa pensare, male o bene che sia. Le istituzioni dovrebbero dare l’esempio di cittadinanza attiva. Magari se avesse votato in mattinata, chissà, qualche italiano in più se ne sarebbe accorto. Anche Renzi, certo, e forse si sarebbe indispettito. E pazienza. Il voto alla luce del sole, in ogni caso, è sempre quello migliore…