Valanga di sì, ma il referendum è nullo. Solo la Basilicata supera il quorum

18 Apr 2016 10:03 - di Redazione

Referendum sulle trivelle nullo. Il quorum non è stato raggiunto: solo il 32,15 per cento degli elettori ha votato. Ovvero solo 14 milioni di cittadini sono andati alle urne, un numero ben al di sotto della metà dei voti più uno necessari per dare efficacia al voto. Inutile la netta vittoria del “” che ha sfiorato l’80 per cento tra chi ha espresso il proprio voto: l’attività di estrazione di petrolio e gas entro le dodici miglia dalla costa potrà, dunque, continuare fino all’esaurimento del giacimento, per le concessioni già attive. Dopo l’esito del voto, con l’affluenza di circa 18 punti inferiore al quorum del 50 per cento, la norma rimane dunque in vigore così com’è. Tutto si è giocato sul numero: 25.393.171 elettori che dovevano andare a votare perché il referendum fosse valido. Un obiettivo che è stato raggiunto sempre più raramente nei referendum. Dal 1997 – con l’eccezione del 2011, per il voto sull’acqua pubblica – il quorum non è stato più raggiunto.

Referendum, la Basilicata ha registrato la più alta affluenza

La Basilicata è stata la regione italiana che ha registrato la più alta affluenza, con il 50,5 per cento, unica regione a superare il quorum. E unica provincia a superare quota 50 per cento è stata Matera, con poco più del 53 per cento, mentre Potenza si è fermata al 49 per cento. Anche in Puglia, regione interessata al tema trivellazioni, con il governatore Emiliano tra i maggiori promotori del “Sì”,  l’affluenza è stata sopra la media italiana, anche se si è fermata poco oltre il 40 per cento. In Veneto l’affluenza è stata del 37,9. Maglia nera dell’affluenza il Trentino Alto Adige: qui l’affluenza si è fermata al 23,8. Ma anche in Campania e in Calabria l’afflusso alle urne è stato basso,  hanno votato rispettivemente il 25,9 per cento e il 26,4 per cento. Tra gli elettori all’estero, l’affluenza è stata ancora minore. Hanno votato per posta 782.709 elettori, pari al 19,81%. La Farnesina ha sottolineato che in Europa la percentuale delle buste restituite alle Sedi sul totale di plichi inviati è stata del 19,4 per cento, in America Meridionale del 21,5, per l’America Settentrionale e Centrale il dato è al 17,91 mentre nella ripartizione Africa-Asia-Oceania la percentuale è stata al 16,56.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *