Terrore a Napoli, sparatoria in strada davanti ai bambini: 2 morti e tre feriti
Napoli ancora sotto choc. Terrore in pieno centro. Si è tornato a sparare nel Rione Sanità: i sicari della camorra – almeno due ma potrebbero essere anche di più – non hanno esitato a sparare all’impazzata uccidendo due persone e ferendone altre tre. La spedizione di morte è scattata davanti ad un circolo ricreativo proprio mentre in strada si trovavano dei bambini che si erano fermati a comprare delle granite nei pressi di un rivenditore ambulante. Alcuni minori, si è appreso, erano anche all’interno dello stesso locale. Nel mirino diversi esponenti della famiglia Vastarella, sodalizio di spicco della malavita organizzata in città. Una delle vittime è Giuseppe Vastarella, di 42 anni, esponente dello storico clan camorristico. L’altra è il cognato Salvatore Vigna, di 41. L’agguato è scattato in via Fontanelle, non lontano dallo storico cimitero delle ‘capuzzelle’. Due sicari sono giunti a bordo di una moto: uno dei due è sceso è ha iniziato a sparare. Le due vittime hanno cercato scampo all’interno di un circolo privato, l’associazione ‘Maria Santissima dell’Arco’ ma inutilmente. Vigna è rimasto a terra mentre in un disperato tentativo Vastarella è stato portato all’ospedale Pellegrini dove non c’è stato nulla da fare. Dario ed Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni sono rimasti gravemente feriti e ricoverati all’ospedale Cardarelli. Ferita anche un’altra persona, Alfredo Ciotola. Giuseppe Vastarella era stato trovato in possesso di una pistola nella zona dei Decumani, nel centro antico. Ed era stato fermato in una circostanza dalla Polizia proprio nel luogo dove è stato ucciso , il 4 settembre 2014, a bordo di uno scooter.
«Ci uccidono tutti»: Napoli sotto choc
Nella zona di Materdei e del vicino Rione Sanità nei giorni precedenti al suo fermo erano stati esplosi nei giorni precedenti colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio da giovani a bordo di scooter. I tre feriti, tutti in codice rosso, sono stati trasportati al Cardarelli. Sul luogo dell’ agguato la Squadra Mobile e la Scientifica che hanno avviato le indagini. All’ospedale Pellegrini, dove era stato portato Giuseppe Vastarella, si è radunata una piccola folla e parenti ed amici che ha dato in escandescenze. Per fronteggiare la situazione è stato necessario l’intervento in massa delle forze dell’ordine con numerose volanti. In strada, in via Fontanelle, tante le persone che si sono riversate. “Ci uccidono tutti”, diceva un uomo. “Salvatore, Salvatore”, il pianto di una donna del vicolo, in riferimento a una delle vittime. Affianco al circolo, un’edicola con le foto di altri ragazzi morti in agguati. La paura torna nel quartiere della Sanità. Qui la camorra ha colpito in maniera eclatante. Nel 1988 addirittura ci fu un’esplosione di un’autobomba, avvertita a diversi chilometri distanza e che provocò 11 feriti. Lo scorso 6 settembre cadde vittima di una sventagliata di proiettili il 17enne Genny Cesarano. Perquisizioni in abitazioni di pregiudicati, posti di blocco e persone ascoltate: per tutta la notte sono continuate le indagini della Polizia. Sono stazionarie, ma non giudicate gravi, le condizioni dei tre feriti: Dario ed Antonio Vastarella, rispettivamente di 33 e 24 anni, e Alfredo Ciotola, di 22. Sono ricoverati nel reparto di Chirurgia d’urgenza dell’ospedale Cardarelli, sotto vigilanza delle forze dell’ordine.