Roma, tredicenne romena costretta a prostituirsi da nonna e zie paterne
Denutrita e analfabeta, costretta a chiedere l’elemosina e a prostituirsi a soli 13 anni nel parcheggio di un supermercato nella zona ovest della Capitale. E se non obbediva, veniva presa a cinghiate lasciata nuda e bagnata con l’acqua gelata fuori dal container nel quale viveva nella borgata del Trullo a Roma. E’ la storia terribile di una ragazzina romena era stata allevata col solo scopo di accrescere il reddito della famiglia e costretta a una vita d’inferno dalla nonna e dalla zia paterna, dopo che i genitori della piccola avevano deciso di trasferirsi in America affidandola incautamente ai parenti.
La vicenda risale al 2014 e grazie alle indagini i poliziotti, alla fine, sono riusciti ad arrestare 5 persone. In manette sono finite tre zie e la nonna, accusate accusate di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona, mentre i genitori sono stati denunciati per abbandono di minore. Arrestato per il reato di tentata induzione alla prostituzione anche un anziano, M.R., 67 anni, che era stato sorpreso in macchina con la vittima.
I particolari agghiaccianti dei soprusi e delle violenze indicibili alle quali era stata sottoposta la ragazzina sono venuti alla luce grazie a un’audizione urgente protetta alla presenza di una psicologa delegata dal giudice.
Per evitare di essere punita e contro la sua volontà, la tredicenne spesso aveva accettato di ricevere le attenzioni di alcuni uomini, mandati dalla zia, uomini che, in compenso, le offrivano dai 50 ai 70 euro. Collocata presso una Casa Famiglia per ordine dell’Autorità Giudiziaria, alla minore è stata vietata la visita di qualsiasi familiare, mentre le indagini sono proseguite.
Ulteriori verifiche e testimonianze hanno portato all’individuazione di altri tre adulti che in passato avrebbero approfittato della tredicenne e che, al termine delle indagini, sono stati denunciati.
Una delle zie e la nonna erano fuggite all’estero e per questo è stata necessaria l’emanazione di mandati di cattura europei. Avevano trovato rifugio in Romania, in uno sperduto villaggio, la polizia del luogo, grazie alle indicazioni della polizia italiana, in poche ore è riuscita a individuarle e ad arrestarle. La nonna è già stata estradata in Italia. Tempi più lunghi invece per M.L., la zia ventiseienne che verrà portata in Italia solo nei prossimi mesi.