Roma, anziano aggredito in casa dai romeni. Esplode la rabbia della gente
«Ecco l’integrazione», «non ne possiamo più di profughi, rom e romeni», «viviamo nel terrore». La periferia di Roma si ribella. Per l’ennesima volta. «Nessuno ci ascolta e paghiamo le conseguenze della folle politica dell’accoglienza totale». Su Facebook una valanga di commenti, di accuse, di critiche, L’ultima aggressione ha lasciato il segno: un anziano è stato sopreso mentre faceva i lavori nel suo giardinetto, a Villaggio Prenestino, periferia est della Capitale. E’ stato costretto con violenza e minacce di morte a entrare in casa. Ha obbedito, ma nonostante ciò, una volta entrato in casa, l’aggressione non è finita: due romeni lo hanno tenuto fermo, gli altri componenti della banda sono saliti al piano superiore e hanno iniziato la razzia. La moglie della vittima ha iniziato a urlare e a quel punto i romeni hanno portato a termine la rapina.
I romeni hanno aggredito l’anziano anche durante la fuga
Fuggiti a piedi, uno dei quattro si è attardato e questo ha consentito alla vittima di raggiungerlo prima che riuscisse a scavalcare il muro di recinzione. Nonostante fosse dolorante per le percosse ricevute, l’anziano è riuscito ad afferrarlo per le gambe e ha ingaggiato una violenta colluttazione con lui, ma ha avuto la peggio anche perché il malvivente ha estratto un coltello sferrandogli un fendente sulla mano. Sul posto è intervenuta la polizia. Dopo aver soccorso l’uomo e ascoltato il suo racconto, gli agenti del reparto volanti hanno subito diramato le note di ricerca dei 4 malviventi romeni via radio. Continuando negli accertamenti, gli agenti hanno passato al setaccio il quartiere e concentrato l’attività investigativa soprattutto nei luoghi solitamente frequentati da pregiudicati e sbandati della zona, non trascurando le strutture ricettive. Ed è stata proprio quest’ultima intuizione a consentire agli agenti di incastrare uno dei malviventi. Molto somigliante alle descrizioni fornite dalle vittime, l’uomo è stato sorpreso a dormire in uno dei tanti B&B della zona. Identificato per L.V., romeno di 37 anni, in Italia senza una fissa dimora, lo straniero è stato accompagnato presso gli uffici del commissariato Casilino Nuovo e al termine degli accertamenti, riconosciuto senza ombra di dubbio anche da alcuni testimoni come l’autore della colluttazione finale con la vittima, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di rapina aggravata in concorso.