La priorità del Belgio? Non è il terrorismo, ma la privacy dei trans
Per evitare momenti di imbarazzo al momento dei controlli per i trans, potrà essere scelto un nome di battesimo a piacere da mettere sulle tessere magnetiche individuali necessarie per caricare abbonamenti o biglietti multipli per i trasporti pubblici di Bruxelles. Non è più obbligatorio che sulla tessera compaiano gli stessi dati anagrafici nel documento di identità ed i viaggiatori potranno recarsi nei chioschi di vendita per farsi cambiare il nome «senza dover dare spiegazioni». Lo ha annunciato il ministro dei trasporti della Regione capitale, il socialista fiammingo Pascal Smet.
L’abbonamento al bus senza nome per non imbarazzare i trans
Parlando al quotidiano Le Soir, Smet si è detto «soddisfatto di vedere che la Stib (la principale azienda di trasporto pubblico della capitale belga) evolve tenendo conto dei transgender». «I trasporti pubblici devono essere accessibili a tutti – ha aggiunto Smet – Noi abbiamo sempre lottato per l’uguaglianza dei diritti e questa misura concreta ne è la prova. Noi andiamo oltre le parole, noi agiamo. È una decisione importante, in questa settimana del Gay Pride». La misura adottata dalla Stib sarà proposta a tutte le compagnie di trasporto pubblico operanti in belgio comprese le fiamminghe Tec e De Lijn e le ferrovie Sncb. In Belgio il matrimonio omosessuale è in vigore dal 2003, mentre il via libera alle adozioni per le coppie gay è arrivato nel 2006.