Le foto di chi ruba nei supermercati rese pubbliche. Ed è subito polemica

16 Apr 2016 9:26 - di Guglielmo Federici

“Gogna” pubblica per gli autori dei furti tra gli scaffali: il supermarket non chiama le forze dell’ordine, ma espone nella bacheca del negozio le foto dei ladruncoli, con i volti coperti, riprese dalle immagini delle telecamere di sicurezza. L’iniziativa – riferisce il Mattino di Padova – è stata presa da due negozi del gruppo commerciale “Alì”, e nelle intenzioni dovrebbe essere un deterrente non tanto per i ladruncoli di professione, ma verso chi, spesso per stato di necessità, porta via senza pagarli prodotti alimentari e piccole cose. Il gruppo Alì ha precisato che non si tratta di un modus operandi già pianificato, ma di una iniziativa per ora episodica. Un richiamo alla coscienza, insomma, anche se non mancano gli interrogativi rispetto alle regole della privacy per la pubblicazione di frame dei circuiti di sicurezza. La politica dei vertici della “Alì” è quella di evitare le denunce nei casi di taccheggio; non vengono infatti chiamate le forze dell’ordine. Ora però arriva la “gogna” in bacheca. Le prime foto, con l’immagine del volto coperti da pixel, sono quelle di due donne, estrapolate dai filmati nei quali le si vedeva compiere piccoli furti. Sono state esposte al momento in due punti vendita della periferia di Padova.

«Gli autori di questi episodi sono ladri di professione, che agiscono con calcolo e destrezza, non persone bisognose o famiglie in difficoltà. E noi non abbiamo mai fatto mancare iniziative a sostegno delle persone in difficoltà. Abbiamo deciso di affiggere questo cartello all’esterno dei nostri supermercati a tutela del personale, dei clienti e dei negozi», afferma il gruppo “Alì supermercati”. «Non si tratta di non seguire le regole o di nuova strategia anti furti. I furti sono stati tutti e tempestivamente denunciati alle forze dell’ordine. In alcuni casi i ladri, colti in flagranza di reato, vengono fermati. Ma poi subito scarcerati. Per tutelare la sicurezza dei punti vendita, abbiamo quattro agenzie investigative che vigilano all’interno di tutti i nostri negozi per evitare i furti; nonostante questo, dei colpi riescono comunque ad andare a segno». Sulla scelta di pubblicare queste immagini, quindi, Alì Supermercati spiega che «si tratta di un gesto sicuramente forte. Ma in ogni caso i volti non sono riconoscibili».

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