“Kyenge ruba il lavoro agli italiani”. Borghezio a giudizio per insulti razziali

6 Apr 2016 10:19 - di Redazione

L’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver propagandato “idee fondate sull’odio razziale ed etnico” in relazione ad alcune frasi pronunciate contro l’ex ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge alla trasmissione di Radio24 “La Zanzara”. Lo ha deciso il gup di Milano Andrea Ghinetti che ha accolto la richiesta di processo del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. Borghezio, intervistato il 29 aprile 2013 sulla nomina di Kyenge a ministro, aveva detto tra le altre cose che «gli africani sono africani e appartengono a un’etnia molto diversa dalla nostra». E poi ancora: «Non siamo congolesi, abbiamo un diritto ultramillenario» e «Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano». Borghezio è accusato di discriminazione razziale in base alla legge 85 del 2006. Stessa accusa che veniva contestata anche all’ex senatore del Carroccio Erminio Boso per altre frasi dette sempre contro Kyenge, il primo maggio 2013, nella trasmissione radiofonica. Per Boso, però, oggi è arrivata una pronuncia di «non doversi procedere». Il processo per Borghezio, invece, inizierà il prossimo 24 giugno davanti alla quarta sezione penale di Milano.

 

PER QUESTE FRASI SULLA KYENGE BORGHEZIO È RINVIATO A GIUDIZIO 

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