Germania, la destra euroscettica: «L’Islam è incostituzionale». È bufera
Nuova tensione nel dibattito sui clandestini, in Germania, dopo l’ultima dichiarazione della destra euroscettica di Alternative fuer Deutschland (Afd), che nel weekend ha definito l’Islam anticostituzionale. Sulle esternazioni fatte da Beatrix von Storch si sono scatenate infatti forti polemiche, e il consiglio centrale dei musulmani tedesco ha paragonato il suo partito al nazionalsocialismo di Adolf Hitler. «L’Islam è un’ideologia politica non conciliabile con la costituzione», aveva affermato von Storch, che è vice della leader di Afd Frauke Petry. «È la prima volta dalla Germania di Hitler che c’è un partito, che scredita di nuovo un’intera comunità religiosa e ne minaccia l’esistenza», ha tuonato il presidente del Consiglio islamico Aiman Mazyek, parlando all’emittente radiofonica tedesca Ndr. Anche il governo tedesco ha preso le distanze dalla linea di Alternative fuer Deustchland nel corso della conferenza stampa del lunedì a Berlino: «La cancelliera ha più volte detto che l’Islam appartiene alla Germania in modo indubitabile», ha affermato in proposito il portavoce Steffen Seibert. La carta costituzionale garantisce la libertà religiosa e le pratiche religiose, ha detto.
Gli euroscettici tedeschi sono cresciuti in tutte le elezioni
Sono subito partite le reazioni politiche: «Afd non è un’alternativa ma una vergogna per la Germania». Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, commentando le dichiarazioni del partito tedesco Alternative fuer Deutschland. «Le dichiarazioni di Afd sull’Islam sono ripugnanti. Sollevare un sospetto generale su un’intera comunità religiosa è indecente», ha aggiunto. Il partito «ha brama di attenzione e gioca col fuoco, mettendo consapevolmente in conto che milioni di musulmani che sono una parte pacifica e importante della Germania e dell’Europa, vengano diffamati», ha concluso. Afd è un partito euroscettico che conta sette europarlamentari e che alle ultime elezioni politiche ha ottenuto il 4,7 per cento, sfiorando il quorum per l’ammissione al parlamento. Alle ultime eruopee ha superato il 7 per cento. Nelle ultime elezioni regionali, in tre Laend il partito ha avuto il 12, il 15 e in Sassonia addirittura il 24 per cento.