«Dopo la Guidi, la Boschi. Basta col governo delle banche e del petrolio»
Stop al governo delle banche, del petrolio e dei poteri forti. La Boschi, la premier-ombra, la “ministra” che decide su tutto e su tutti nel governo Renzi, la nuova “padrona” di Palazzo Chigi, non può far finta di niente. Deve spiegare, rendere conto della sua scelta e fare le valigie. L’inchiesta sul petrolio non è roba da nulla. Anzi, pone seri interrogativi. «La Guidi si è dimessa, inevitabili ora anche le dimissioni della Boschi», scrive. su Twitter Maurizio Gasparri.
«La Guidi col petrolio, la Boschi con le banche»
«Ogni giorno emerge un nuovo conflitto di interessi di un ministro, ma è l’intero governo ad essere in perenne conflitto di interessi perché il governo Renzi è il governo delle lobby, delle banche e dei poteri forti», afferma Giorgia Meloni. «È un esecutivo che fa gli interessi dei propri amici e dei propri protettori, non quelli del popolo italiano. Come abbiamo fatto con il ministro Boschi con lo scandalo di Banca Etruria, Fratelli d’Italia non chiede le dimissioni del ministro Guidi ma le dimissioni di Renzi e dell’intero Governo». E Giovanni Toti incalza: «La Guidi col petrolio, la Boschi con le banche. Ma qualcuno fa il ministro e basta in questo governo?ۚ». Renato Brunetta è categorico: «Dimissioni Guidi: nel governo Renzi non si muove foglia che la Boschi non voglia. Tanto nelle banche quanto nella legge di stabilità. Premier tragga conseguenze».
«Dopo che si è “spontaneamente” dimessa l’ape operaia, Federica Guidi», commenta Roberto Calderoli, «ora aspettiamo le dimissioni dell’ape regina, Maria Elena Boschi, che, tra queste intercettazioni, il suo ruolo nel decreto “salva Banche”, il coinvolgimento del padre nel crac di Banca Etruria e il suo palese conflitto di interessi, ha colmato il vaso ed è ora che se ne vada a casa».