Casaleggio furioso: “Non mollo”. E dà dello sciacallo a un giornalista
«Io non mollo e continuerò a battermi insieme a milioni di italiani onesti fino al successo del Movimento che ho contribuito a fondare. Chi sperava il contrario può mettersi l’anima in pace». Gianroberto Casaleggio sceglie il blog di Grillo per intervenire a gamba tesa sulle maligne ricostruzioni della Stampa contenute in un articolo firmato da Jacopo Jacoboni. «Siamo una comunità che si autodetermina in Rete e gli strumenti a nostra disposizione evolvono ogni giorno. Lo sciacallo Iacoboni – scrive il cofondatore del movimento pentastellato – usa il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti e fuori dalla realtà sulla gestione del Movimento 5 Stelle e schizzare veleno sui portavoce. Non ci sono capi e l’unico leader riconosciuto sono i cittadini che fanno parte della comunità del M5S. Comprendo tuttavia che chi è abituato a prendere ordini possa non capire questo semplice concetto».
Casaleggio smentisce la Stampa
Il bersaglio di Casaleggio è la notizia del passaggio di testimone al figlio Davide apparsa in prima pagina sul quotidiano torinese. Nell’articolo si riporta il pensiero di un «parlamentare molto importante del Movimento» sull’inevitabile passo indietro di Casaleggio senior. «Gianroberto ormai ha mollato, non ce la fa più a star dietro al movimento. Decide ormai quasi tutto il figlio», avrebbe detto il politico senza nome. La notizia, prosegue l’articolo, sarebbe stata accolta senza troppo dispiacere dal cerchio magico già da tempo insofferente nei confronti del suo mentore. Il direttorio pentastellato, scrive Iacoboni, sarebbe pronto a farsi sotto «con la brutalità della più classica politica» e in casa grillina si starebbe consumando una «guerra sorda» per la leadership all’ombra di Grillo (che alla politica preferisce il palcoscenico) e di Casaleggio (malato). Inevitabile l’ascesa del giovane Davide, vera eminenza grigia del movimento, che insieme al direttorio ha in mano le chiavi del blog grillino, tiene i rapporti con i consulenti, dà il via libera alla comunicazione, decide promozioni ed epurazioni, ispira le liste elettorali. L’articolo di Iacoponi si conclude con un ritratto molto ruvido di Casaleggio junior:«Non è per nulla simpatico agli altri soci, con cui spesso ci sono scontri, ma è il figlio del capo e lo fa valere».