Sondaggio choc, i giovani palestinesi: meglio continuare con la violenza
Il 67,2% dei palestinesi (59,1% West Bank e 80,4% a Gaza) si dice a favore della continuazione delle violenze e il 44,9% che queste possano portare un risultato positivo. Lo rivela un campione di palestinesi, tra i 18 e i 25 anni, secondo un sondaggio dell’Istituto panarabo Awrad (Arab Word for Research & Development). Per l’indagine i motivi addotti per il proseguimento di quello che la stampa definisce «Intifada dei coltelli» sono la frustrazione per il fallimento del processo di pace (30,6%), le scarse prospettive economiche (29,7%) e i risultati ottenuti delle formazioni politiche di Hamas e Fatah (14,4%). Quest’ultimo si conferma il primo partito fra i giovani con il 37,1 %, seguito da Hamas con il 13,8% e i marxisti del Fronte Popolare con il 5,5%. Una maggioranza, anche se leggera, degli intervistati (54,2%) non è a favore della Soluzione a 2 stati, mentre il 38,5% crede che per ottenere l’indipendenza occorra un’insurrezione armata, il 21,6% negoziati, il 17,3% proteste non violente e il 13,9% una conferenza internazionale.