Salah, attesa per l’interrogatorio. La Francia preme per l’estradizione

19 Mar 2016 13:40 - di Giulia Melodia

Quattro mesi di indagini sugli attentati di Parigi del 13 novembre. Quattro mesi di fuga dell’unico attentatore che non si era fatto esplodere dopo l’assalto alla capitale francese, Salah Abdeslam. Quattro mesi di lutto. Quattro mesi di perché in attesa di una risposta. Poi, finalmente, i blitz nei covi di Bruxelles che ha fatto da nascondiglio all’uomo più ricercato d’Europa; le incursioni delle forze speciali; gli agenti feriti e, venerdì, l’arresto della primula rossa Abdeslam e dei suoi presunti complici. Vediamo allora, in un riassuntivo elenco, gli aggionamenti delle ultime ore seguite al fatidico arresto.

Gli ultimi aggiornamenti dopo l’arresto di Salah Abdeslam

1) Salah ha lasciato ospedale insieme al complice: possibile trasferimento nel carcere di Bruges. Salah Abdeslam e Amine Choukri hanno lasciato l’ospedale di Saint-Pierre a Bruxelles: a riferirlo France Info, secondo la quale l’unico superstite dei terroristi degli attentati di Parigi, e il suo complice, dovrebbero ora essere trasferiti nel carcere di Bruges, che riserva una sezione speciale proprio ai terroristi. Salah sarà ascoltato dagli inquirenti prima di comparire davanti al giudice.

2) Si attende l’interrogatorio Salah: il terrorista trasferito negli uffici della polizia federale. Salah Abdeslam e Amine Choukri sono stati trasferiti in queste ore negli uffici della polizia federale di Bruxelles, in avenue de la Couronne, dove i due dovranno essere sottoposti agli interrogatori degli inquirenti. In base a quanto riferito dai media belgi la loro comparsa davanti al giudice istruttore è prevista al più tardi entro le 24 ore.

3) Abdeslam nelle prossime settimane sarà a Parigi. Il Belgio «farà in modo di rispondere più favorevolmente possibile» alla richiesta di estradizione in Francia di Salah Abdeslam, ha detto il ministro degli esteri belga, Didier Reynders, intervistato da Bfm-Tv. «Faremo in modo di rispondere a questa richiesta il più favorevolmente possibile in virtù degli accordi internazionali», ha spiegato Reynders, evocando un possibile arrivo di Abdeslam a Parigi già «nelle prossime settimane».

4) E i media denunciano: il complice di Salah arrivò in Europa passando coi migranti dalla Grecia. Più aumentano le informazioni realtive agli arresti e agli arrestati, più crescono sdegno e paura. E allora, tra le tante notizie diffuse a profusione in queste ore dai media d’oltralpe si evince che, per esempio, Amine Choukri, alias Monir Ahmed Alaaj, il complice di Salah Abdeslam fermato venerdì a Molenbeek, rientrò in Europa passando per Leros, in Grecia, il 20 settembre scorso: a riferirlo, in particolare, una fonte vicina all’inchiesta citata dall’Express. L’isola del Dodecanneso, non lontano dalle coste turche, è diventata in questi ultimi tempi uno dei punti di passaggi più battuti dai migranti che fuggono dalla guerra in Siria. E sempre da Leros passò il 3 ottobre scorso il titolare del passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi.

5) L’allerta minaccia terrorismo resta a livello tre. Il consiglio nazionale di sicurezza, convocato dopo l’arresto di Salah Abdeslam, ha deciso di mantenere a tre il livello di allerta per la minaccia terroristica a Bruxelles.

6) A Parigi si è riunito il Consiglio antiterrorismo con Hollande. «Fare il punto sulle operazioni e sulla lotta contro le filiere del terrorismo in Francia e in Europa dopo l’arresto di Salah Abdeslam e di diversi suoi complici»: questo l’obiettivo del Consiglio Difesa riunitosi sabato mattina all’Eliseo con il presidente Francois Hollande, il premier Manuel Valls, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, quello della Difesa, Jean-Yves Le Drian, della Giustizia, Jean-Jacques Urvoas e degli Esteri Jean-Marc Ayrault. Alla riunione hanno presenziato anche il capo di stato maggiore dell’esercito francese, Pierre de Villiers, e i vertici dei principali servizi di intelligence e sicurezza.

7) Le famiglie delle vittime del 13 novembre all’Eliseo. Le associazioni delle famiglie delle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre verranno ricevute lunedì pomeriggio all’Eliseo. «Hanno chiesto di essere ricevute – riferiscono fonti vicine al presidente francese Francois Hollande – e l’arresto di Salah Abdeslam rende ancora più opportuno questo incontro».

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