Roma, Palatino e Fori “si arrendono” ai topi: chiuse le due biglietterie
SCene sempre più degradnti e avvilenti. Foro Romano e Palatino chiusi “per topi”. Chi si fosse recato presso i due siti di massimo richiamo a Roma e nel mondo sarebbe riamsto sorpreso per le lunghe file alle biglietteria. Per la gioia -si fa per dire- dei turisti che vengono da tutto il mondo le due biglietterie erano chiuse. «Abbiamo dovuto fronteggiare quest’emergenza», ha spiegato il soprintendente Prosperetti , «ma quello dei topi è un grosso problema che non riusciamo a fronteggiare e che a Palazzo Massimo ha provocato tra l’altro proteste sindacali». Prosperetti sottolinea che quello dei topi «è un problema di tutta Roma». Lo sappiamo da tempo. «Un topo è rimasto incastrato in una intercapedine sul tetto, l’operatore che era in servizio si è visto colare il sangue sulla scrivania», ha raccontato. Per questo ci attenderemmo prevenzione nei siti di maggior afflusso, visto che il problema dei roditori a Roma è annoso e ben noti a tutti gli amministratori, non da oggi. Chi se ne dee occupare? Per Palazzo Massimo, dice il soprintendente, «pare che l’incremento dei roditori sia stato determinato dai lavori che stanno effettuando su via D’Azeglio, dove è stata scavata una trincea. Ci hanno spiegato che le vibrazioni spaventano i topi che scappano dal sottosuolo». Per quanto riguarda il Foro romano, «stiamo indagando. L’area dove è posizionata quella biglietteria per molto tempo è stata priva di frequentazione umana. C’erano dei toponi che erano legittimi abitanti dei grottoni del Tempio di Venere». Questo vuole dire che i topi mettono Ko Roma?