Rifugiati, boom di richieste d’asilo. In Italia record di africani

4 Mar 2016 13:14 - di Viola Longo
rifugiati eurostat

Il 2015 è stato un anno record per le richieste d’asilo in Europa: 1.255.600 nei 28 stati membri della Ue, oltre il doppio rispetto al 2014, quando le richieste sono state 562.680. L’Italia ha registrato il 31% di richieste in più, passando dalle 63.655 del 2014 alle 83.245 del 2015. Ma il punto resta sempre lo stesso: quanti di questi richiedenti, che intanto entrano e stazionano nel nostro Paese, hanno davvero diritto allo status di rifugiato?

Record di siriani, iracheni e afghani. Ma in Italia è di africani

Secondo quanto rivelato dai dati Eurostat, più del 50% dei richiedenti asilo in Europa registrati nel 2015 viene da zone da cui, effettivamente, si scappa da guerra e terrorismo: il 29% delle richieste è stato presentato da siriani (362.775), il 14% da afghani (178.230), il 10% da iracheni (121.535).  A seguire, il 5% da kosovari (66.885) e albanesi (65.935), il 4% da pachistani (46.400), il 3% da eritrei (33.095), il 2% da nigeriani (29.915) e iraniani (25.360). Il restante 26% da altre nazionalità. In Italia, però, non va nello stesso modo e né i siriani, né gli afghani, né gli iracheni sono in cima ai richiedenti asilo. Da noi, a presentarsi come rifugiati sono, invece, prima di tutto nigeriani (il 21% del totale, per un numero assoluto di 17.780), seguiti da pakistani (il 12%, 10.285) e gambiani (10%, 8.015). Manca il dato scorporato per sesso, ma è facile intuire che si tratti soprattutto di uomini. Dunque, tutto fa pensare che la gran massa degli immigrati che hanno fatto richiesta di asilo in Italia non sia in realtà in possesso dei requisiti per ottenerlo.

I Paesi che hanno ricevuto più richieste

Quanto alla distribuzione delle richieste, la Germania è il Paese che ne ha ricevute di più in assoluto: il 35,2% del totale (441.800, con un aumento del +155%). Seguono l’Ungheria (174.435, +323%, 13,9% del totale) e la Svezia (156.110, +108%, 12,4% del totale), mentre in Francia l’incremento rispetto al 2014 è stato “solo” del 20% (70.570 rispetto alle 58.845 dell’anno precedente). Se però il numero di richieste si confronta con quello della popolazione, la nazione che subisce la maggiore pressione è l’Ungheria (17.699 richieste per milioni di abitanti), che supera di gran lunga la Germania. Dopo l’Ungheria, infatti si attestano la Svezia (16.016 per milione), l’Austria (9.970 per milione), Finlandia (5.976 per milione) e solo dopo la Germania (5.441 per milione). In Italia sono state 1.369 per milione di abitanti. Infine, l’incremento più forte rispetto all’anno precedente è stato registrato in Finlandia (+822%, passando dalle 3.490 del 2014 alle 32.150 dell’anno scorso), davanti a Ungheria (+323%) e Austria (+233%), Belgio (+178%) e Spagna (+167%).

 

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