Insegnante uccisa, Sofia: «Gabriele non deve uscire più dal carcere»
Tra la rabbia e la disperazione, di fronte all’immagine dell’insegnante uccisa in modo atroce. «Ti odio per tutto quello che mi hai fatto e spero che tu non esca mai più dal carcere». Sofia Sabhou si rivolge così, attraverso le telecamere di Canale 5, a Gabriele Defilippi, in carcere con la madre Caterina Abbattista e il complice-amante Roberto Obert per l’omicidio di Gloria Rosboch. «Gabriele mi ha tradito in tutti i modi», ha detto in lacrime la giovane, sua ultima fidanzata. «Dopo un anno e mezzo di relazione – ha sottolineato – vengo a sapere che era omosessuale e che è un assassino».
Insegnante uccisa, il quadro inizia a completarsi
Ospite di Barbara d’Urso a Pomeriggio 5, la giovane ha ribadito quanto già riferito al procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che indaga sull’omicidio dell’ insegnante di Castellamonte. «Sua madre e Roberto mettevano Gabriele sotto pressione. L’unico modo, mi raccontò qualche giorno prima del delitto, era fare sparire Gloria Rosboch. Lui parlava di soluzioni che andavano dal suicidio all’omicidio, perché aveva addosso troppo stress». La sera prima dell’ omicidio, racconta la giovane, i due si sentirono: «Disse di non stressarlo, perché quella settimana aveva da fare e non dovevo assolutamente chiamarlo. Mi disse “io sono indistruttibile”…».
Saranno i magistrati di Ivrea ad occuparsi, nella vicenda dell’insegnante uccisa, della truffa messa a segno nei confronti di Gloria Rosboch. E’ quanto si è appreso al Palazzo di Giustizia di Torino, dove la procura aveva raccolto la querela presentata lo scorso anno. Il decesso della “persona offesa” non crea problemi di procedibilità perché si tratta di una truffa aggravata dal fatto di aver provocato un danno patrimoniale rilevante.