Furti in villa, arrestati 24 criminali legati alla Banda della Magliana
Una retata in grande stile dei carabinieri alle prime luci dell’alba ha portato all’arresto di 24 persone persone appartenenti alla cosiddetta “banda dei furti” collegata a Manlio Vitale, detto er Gnappa per la sua statura, esponente di spicco della banda della Magliana che spadroneggò a Roma tra la fine degli anni ’70 e la metà degli ’80. In queste ore i Carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo misure cautelari nei confronti dei criminali, accusati di associazione a delinquere finalizzata a compiere efferate rapine in abitazioni. Tutti gli arrestati, legati alla Banda della Magliana, sono indagati a vario titolo, oltre dei reati di associazione a delinquere, di furto, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi.
La regia dell’ex boss della Banda della Magliana
L’operazione, alla quale hanno preso parte circa circa 200 carabinieri impegnati anche con unità cinofile e un elicottero, ha portato ad arresti, perquisizioni e sequestri in tutta la provincia di Roma. I militari stanno anche sequestrando 4 lussuosi appartamenti e 6 veicoli riconducibili a Manlio Vitale e una abitazione riconducibile ad un complice. I beni risultano intestati tutti a prestanome.
La biografia di Vitale
Vitale, personaggio di spessore nella geografia criminale della capitale, venne arrestato nel 2010 dagli agenti delle Squadre Mobili di Roma e Caserta mentre, con altri sei complici, stava assaltare il caveau di un istituto di credito in pieno centro a Caserta. Nella banda della Magliana rivestiva il ruolo di referente per i quartieri Tor Marancia e Garbatella, in stretto legame con Maurizio Abbatino, dal quale era stato designato a intrattenere contatti con esponenti della ‘ndrangheta calabrese e della camorra napoletana. Amico di Erico De Pedis, detto “Renatino”, era il capo della cosiddetta “batteria dei testaccini”.