Vergogna affittopoli a Roma: un euro al mese per un alloggio al Colosseo

2 Feb 2016 11:11 - di Redazione

Sorpresa: Affittopoli a Roma c’è ancora. E l’ondata di indignazione non tarderà ad abbattersi sul Campidoglio che ha consentito ai furbetti degli affitti di abitare una casa nei pressi del Colosseo pagando poche decine di euro al mese. E ciò mentre nella Capitale aumentavano i biglietti per i mezzi pubblici e le tariffe sui rifiuti. Ancor più di Mafia capitale, con un processo in corso che ha perso molto del suo appeal, è questa notizia vergognosa che rischia di condizionare, e molto, la prossima campagna elettorale.

Ma cominciamo dall’inizio: il pentolone l’ha scoperchiato il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Il Campidoglio questa volta cerca anche i responsabili: ossia i dirigenti comunali che non hanno aggiornato i canoni di locazione. Tronca sin dal suo insediamento in Campidoglio ha disposto la verifica del patrimonio immobiliare comunale. Obiettivo della segreteria tecnica avere un censimento esaustivo delle proprietà. Ad oggi sono stati estrapolati 574 dati riferibili ad appartamenti affittati nel centro storico. E dall’analisi di questi dati è emerso che i canoni risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato. Insomma case prestigiose nel cuore della Città Eterna ‘svendute’ per quattro soldi. In molti casi si tratta, infatti, di importi di poche decine di euro al mese: ad esempio un alloggio a Borgo Pio, a due passi dal Cupolone, è stato affittato a 10,29 euro al mese, mentre un appartamento in corso Vittorio Emanuele (vicino piazza Navona) a 24,41 euro. Per una casa con affaccio sui Fori c’è chi spende solo 23,36 euro al mese. Più ‘cara’ invece un’abitazione in via del Colosseo: l’affitto è di 25,64 euro. Al momento a Palazzo Senatorio sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare se vi siano occupazioni abusive. I conti non tornano, infatti, se si controllano i nomi di chi vi abita: sono frequenti le discrasie fra gli intestatari dei contratti e gli attuali occupanti degli immobili. Nella lista dei ‘furbetti’ figurano anche professionisti. Ma in Campidoglio si vuole anche cercare di individuare i dirigenti comunali che si sono occupati in questi anni del patrimonio ed hanno stipulato i contratti. La loro colpa è quella di non aver aggiornato i canoni di locazione. Infine si cerca di capire quali azioni mettere in campo per rientrare in possesso di questi appartamenti poco fruttuosi per le casse capitoline. Il lavoro di analisi, assicurano dal Campidoglio, proseguirà sull’intero patrimonio dell’amministrazione di Roma Capitale. E non si esclude un interessamento della Procura.

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