Vendola diventa “papà” a suon di euro e donne sfruttate. È un diritto questo?
Contrordine compagni: il capitalismo guerrafondaio asservito alle multinazionali del petrolio e delle armi rappresentato dall’America non esiste più. Al suo posto, soprattutto in riva al Pacifico e segnatamente in California, c’è ormai la nuova frontiera dei nuovi “diritti” civili. È proprio lì che si fittano uteri scopo gravidanza per “papà” omosex mossi da vocazione genitoriale. “Venghino, signori gay, venghino”.
Affittare un utero costa dai 130 a 170mila euro
Basta solo pagare, al resto provvede una povera donna di quello che un tempo chiamavamo Terzo Mondo e che ora – a fame invariata di chi lo abita – definiamo in via di sviluppo, giusto per stare a posto con la coscienza: del resto, anche lei avrà la sua parte. Già, perché in qualsiasi parte povera del globo si trovi, il frutto che ha custodito per nove mesi in grembo dovrà sbocciare in California perché nasca cittadino americano. Secondo il Corriere della Sera, questo “diritto” costa tra i 130 e i 170mila euro. E tanto è presumibilmente quanto ha pagato Nichi Vendola, fresco di doppio vitalizio – regionale e parlamentare – per diventare padre putativo (quello biologico è il suo compagno Ed Testa) del piccolo Antonio Tobia (benvenuto comunque in questo mondo rovesciato).
È lo stesso Vendola che parlava contro lo sfruttamento femminile
Sì, proprio lui, il compagno Nichi, quello che ci ha fatto due “mongolfiere” così a botta di soffiare sulle disuguaglianze nel mondo, sullo sfruttamento della donna e sui diritti negati ai bambini. In un colpo solo ha resettato tutto: ha scucito una barca di soldi per saldare un’agenzia yankee di affitta-mamme, che ha sua volta avrà ristorato con poche migliaia di euro la madre vera di Antonio Tobia sottraendoglielo un minuto dopo senza minimamente preoccuparsi del diritto vero di quella creatura di poggiare il capo, almeno per un minuto, sul seno materno. Fa tutto un po’ senso, ma nella culla del capitalismo mondiale fino a ieri tanto inviso a Vendola è perfettamente legale: il bambino, prima ancora di nascere, è già figlio dei genitori intenzionali. È un po’ come prenotare un’auto sul catalogo mentre è ancora in produzione. Siamo, insomma, alla teoria della catena di montaggio applicata alla gravidanza per il piacere dei nuovi sfruttatori e alla faccia degli sfruttati di sempre. Proprio così. E ora provate a capire in questo agghiacciante capitolo della nuova lotta di classe dove cazzo è finito Nichi Vendola sognando California.