Siria, tutto da rifare: i terroristi dell’Isis e la Turchia violano il cessate il fuoco

27 Feb 2016 15:10 - di

Niente da fare per la Siria: i terroristi hanno infranto il cessate il fuoco. La televisione di Stato siriana ha affermato che miliziani ribelli hanno lanciato razzi su aree residenziali di Damasco. I razzi sono stati lanciati da terroristi acquartierati alle porte della capitale. Lo ha detto una fonte militare citata dall’emittente in quella che è la prima denuncia governativa di una violazione della cessazione delle ostilità entrata in vigore a mezzanotte. Inoltre alcune violazioni della cessazione delle ostilità scattata da mezzanotte sono denunciate in Siria. L’ong, Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), in particolare, afferma che l’artiglieria turca ha nuovamente bombardato le forze della minoranza curda dell’Ypg che nella provincia di Raqqa combattono l’Isis in una regione verso il confine turco. La tregua non riguarda i combattimenti contro l’Isis e il Fronte al Nusra, considerati sia dalla Russia sia dagli Usa come organizzazioni terroriste. Nella provincia di Raqqa gli scontri oppongono i curdi dell’Ypg ai miliziani dello Stato islamico intorno alla cittadina di Tal Abiad, a nord del capoluogo. Mentre continuano i combattimenti tra l’esercito siriano e l’Isis a sud della cittadina di Khanaser, lungo la strada che collega Aleppo al resto dei territori sotto il controllo governativo, che nei giorni scorsi era stata interrotta da un’offensiva dei jihadisti.

L’Isis rivendica un’autobomba che ha ucciso due militari siriani

Secondo l’Ondus sono due militari le persone uccise da un’autobomba esplosa poche ore fa a Salamiyeh, nella provincia di Hama. La stessa ong attribuisce la responsabilità dell’attentato all’Isis. L’Isis ha poi in effetti rivendicato l’attacco suicida di Salamiyeh, nella provincia siriana di Hama, che secondo diverse fonti ha provocato la morte di almeno due soldati. In una dichiarazione diffusa online, lo Stato islamico afferma che l’attentatore si è fatto saltare in aria alla guida di un’autobomba ad un posto di blocco dell’esercito all’entrata della città. L’attacco è avvenuto alcune ore dopo l’entrata in vigore, a mezzanotte, di una cessazione delle ostilità, che non riguarda l’Isis e il Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida. Intanto i jihadisti dell’Isis hanno lanciato un’offensiva contro la cittadina di Tal Abyad, a nord della città di Raqqa verso il confine con la Turchia, che dall’estate scorsa è nelle mani delle mani dei miliziani curdi dell’Ypg. Lo riferiscono fonti delle forze curde. I miliziani dell’Ypg stanno rispondendo agli attacchi, e i combattimenti proseguono intorno al centro abitato. L’Ondus riferisce che i combattimenti coinvolgono anche le località vicine di Saluk ed Ein Essa e che si registrano almeno due morti tra i civili. L’Ondus aggiunge che a sostegno delle forze curde sono intervenuti gli aerei della Coalizione internazionale a guida americana, che hanno effettuato alcuni raid. Da parte sua la Russia ha bloccato tutti i raid aerei nelle zone della Siria interessate dalla tregua: lo ha reso noto un alto ufficiale dell’esercito, il generale Sergei Rudskoy. Secondo il generale 17 gruppi armati hanno indicato che aderiranno alla tregua.

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