Utero in affitto. La polizia blocca su Fb la catena delle mamme contro

22 Feb 2016 15:59 - di Redazione

Da giorni le pagine di Facebook sono invase da immagini di bambini postate dalle  mamme che hanno aderito alla campagna “Contro l’utero in affitto“. Una campagna che si è diffusa in maniera virale e si basa sul tipico meccanismo di “nomina” alla quale hanno partecipato donne di tutte le età: dalle neomamme alle nonne. Tutte sul web hanno rilanciato foto che ripercorrono la loro vita familiare. Ma questa nuova catena di Sant’Antonio contiene insidie pericolose: molte foto di bambini sui social corrono infatti il rischio di finire nei siti pedopornografici. E così è scesa in campo direttamente la polizia postale.

La polizia postale alle mamme: non diffondete le immagini dei vostri figli

Con un messaggio sulla sua pagina ufficiale Una vita da social la polizia ha messo in guardia dai rischi della pubblicazione di immagini sulla rete. «Da alcuni giorni circola questo messaggio tra le mamme, diffuso con il sistema delle catene di Sant’Antonio», hanno informato gli agenti specializzati in sicurezza informatica e lanciando poi una appello alle donne. «Mamme. Tornate in voi – si legge – Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quanto meno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi».

Le polemiche

Il messaggio ha provocato accese polemiche tra i genitori che si sono divisi in favorevoli e contrari alla pubblicazione delle fotografie di minori. Critiche che hanno costretto la polizia a dare ulteriori spiegazioni a poche ore dal primo messaggio: «Ci dispiace constatare che qualcuno non ha capito il senso di questo post. Noi ci limitiamo a darvi consigli, poi ognuno è libero di fare come vuole. La nostra casella messaggi è piena di richieste d’aiuto riguardo al furto di foto».

 

 

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