Salvini: «Il posto giusto per i violenti rossi è la galera»
«Aggressioni a gazebo e volontari Noi con Salvini a Roma: per Rifondazione Comunista “chi semina odio raccoglie violenza”, visto che la Lega sarebbe vergognosa, xenofoba e intollerante. Al prossimo gazebo a Tor Pignattara ci sarò anche io! Il posto giusto per i violenti rossi non è la piazza, ma la galera». Così il segretario della Lega Nord e presidente di Ncs, Matteo Salvini ha commentato l’aggressione al gazebo e le sconcertanti dichiarazioni di Rifondazione comunista.
Un’altra aggressione in via Tuscolana
Un’altra aggressione ai militanti dei gazebo di Noi con Salvini, impegnati nelle “‘primarie leghiste” a Roma. Questa volta l’episodio è accaduto in via Tuscolana nel pomeriggio. «Sono arrivati tre ragazzi, hanno lanciato le uova gridando «fascisti» e sono scappati via» racconta Felice Squitieri, coordinatore romano di Noi con Salvini. «E’ arrivata la polizia. Tutto poi è rientrato nella normalità – aggiunge – Quello che ci ha fatto più male è stata l’aggressione a piazza Malatesta, persone tranquille si sono trovate aggredite da scalmanati. Per fortuna non ci sono stati feriti».
La solidarietà a “Noi con Salvini” di CasaPound e Malan
«Solidarietà a “Noi con Salvini” per l’assalto al gazebo di piazza Malatesta a Roma da parte dei soliti antifascisti». Ad esprimerla in una nota è Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia e candidato sindaco di Roma. «Purtroppo sappiamo che Alfano e le istituzioni della capitale lasciano fare il bello e il cattivo tempo ai centri sociali – continua -. In alcune periferie e in alcuni quartieri c’è chi pensa di poter negare fisicamente l’agibilità politica a chi esprime delle posizioni differenti. Per questo è importante conoscere bene Roma e muoversi con attenzione in questo contesto difficile, per non permettere a chi gode di impunità di compiere aggressioni di questo tipo». Anche il senatore di Forza Italia Lucio Malan è intervenuto: «Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza ai militanti della Lega e agli agenti delle forze dell’ordine che sono stati aggrediti presso un gazebo a Roma. È evidente che nel nostro Paese ci sono sacche intrise di ideologia totalitaria, incoraggiate dal pensiero unico e dalla doppia morale».