Manifesti anti-Usa a Mosca: «Il fumo uccide, proprio come Obama»
La Guerra Fredda è proprio tornata. Lo denuncia un deputato russo dell’opposizione, Dmitri Gudkov, che si è molto scandalizzato per il fatto che la lega anti-fumo ha affisso per le strade di Mosca dei manifesti raffiguranti il presidente americano Barack Obama che fuma, e sotto la scritta: «Il fumo uccide più persone di Obama, che ne uccide parecchie. Non fumare, non essere come Obama». Non è la prima volta che in Russia compaiono manifesti che dileggiano – o peggio – il presidente americano. Nel dicembre scorso un importante catena di supermercati russa si scusò dopo aver venduto un tagliere con Obama raffigurato come uno scimpanzé, mentre il mese scorso una comunità artistica russa appese uno striscione raffigurante Obama, con la didascalia “killer”, di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti nel centro di Mosca. Obama ha detto più volte di lottare contro il fumo, ma di essere stato comunque un accanito fumatore. «Direi che al 95 per cento sono guarito», ha dichiarato recentemente. Ma è chiaro che la storia del fumo è una scusa per prendersela con il capo della Casa Bianca politicamente, accusandolo di uccidere persone sia con i suoi interventi nelle zone calde del pianeta sia con la gestione globale della politica estera. E adesso che la Russia ha deciso di competere con gli States sul piano internazionale e nella lotta al terrorismo, i rapporti non possono che peggiorare. Cos’ come è ovvio che Gudkov, che è rimasto uno dei pochi oppositori a Putin in tutto il Paese, non perda occasione per attaccare coloro che sostengono il Cremlino attaccando la Casa Bianca.