I magistrati: «Salvini è pericoloso». E lui risponde così su Facebook…

17 Feb 2016 19:42 - di Redazione

Attacchi “pericolosi per la democrazia e la collaborazione tra poteri dello Stato”. Sdegno per le parole del leader della Lega Salvini, che aveva definito la magistratura italiana una “schifezza”, è stato espresso dal primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, e dal pg Pasquale Ciccolo, nel corso del Plenum del Csm. «Delegittimare un potere dello Stato con parole offensive e denigratorie fa molto male alla democrazia – ha detto Canzio – esprimendo amarezza per le frasi pesantemente offensive».«Credo nella leale collaborazione tra le istituzioni ed i poteri dello Stato. Questa si fonda sul reciproco rispetto e sulla giusta misura di gesti e parole», ha aggiunto Canzio. Al presidente della Cassazione ha fatto eco il procuratore generale Ciccolo. «Attacchi indiscriminati e gratuiti sono pericolosi – ha sottolineato il pg – rischiano di incidere sulla fiducia nella funzione giudiziaria che è esigenza fondamentale del vivere civile. Il continuo discredito che si getta sulla magistratura è pericolosissimo. Ci vorrebbe un’attenzione maggiore – ha concluso – perché non possiamo mettere in crisi la fiducia dei cittadini italiani nei confronti della giustizia».

La risposta di Salvini ai magistrati

«Amici, scappate subito da questa Pagina!!!!! Perchè? Perchè per il primo presidente della Cassazione, il signor Giovanni Canzio, e per il procuratore generale, il signor Pasquale Piccolo, Matteo Salvini è un “pericolo per la democrazia”. Sticazzi, sono un PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA…». Lo scrive sulla propria pagina Facebook lo stesso leader della Lega in replica alle parole di sdegno pronunciate stamane dai vertici della Cassazione nel corso del Plenum del Csm. Salvini si chiede quindi se debba ritenersi un pericolo “solo perché ritengo che la “giustizia” italiana faccia schifo? Se qualche giudice lavorasse di più e parlasse di meno, forse gli italiani avrebbero più fiducia in questa magistratura. Sfido a un confronto pubblico i due signori”. E conclude con un Post scriptum: “Forse i “PERICOLOSI” sono altri, che dite Amici?».

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