Family day, Gandolfini: restiamo in attesa, pronti a fare sentire la nostra voce

2 Feb 2016 15:08 - di Redazione

“Il nostro popolo è talmente determinato che è pronto a fare qualsiasi cosa. Anche andare di nuovo in piazza. Ma questa è l’estrema ratio. Però faremo sentire la nostra voce, diremo chi ci ha rappresentato e chi no. Tra di noi ci sono elettori di tutti i partiti, compresi i partiti della maggioranza”: è bellicoso Massimo Gandolfini, il portavoce del comitato ‘Difendiamo i nostri figli’ che ha organizzato il Family Day, nel giorno del ‘debutto’ in aula al Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Il “popolo del Family Day”, come lo chiama Gandolfini, non ha organizzato manifestazioni o sit-in davanti al Parlamento. “Per ora – dice – restiamo in vigile attesa. Ci limiteremo a seguire passo passo l’iter della legge. Nutriamo speranze ma bisogna essere realisti: stando alle dichiarazioni dei capigruppo la richiesta di un ritorno del testo in commissione sarà bocciata”. “Stiamo facendo pressing sui senatori che ci sostengono perche rappresentino le nostre posizioni” spiega Gandolfini, che ribadisce come “sulla stepchild adoption non c’è spazio per nessuna mediazione. Bisogna toglierla e basta. Sul resto vediamo: noi ribadiamo che il nostro concetto di unione civile è di garantire diritti civili legati alla persona, nulla più di questo”.

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