Confiscate a una famiglia rom due Ferrari, una Mercedes e tre palazzine
Confiscate a una famiglia di origini rom due Ferrari, una Mercedes e altre autovetture di grossa cilindrata, oltre a tre palazzine a Roma, un fabbricato e vari terreni a Frascati, conti correnti e buoni postali. Il provvedimento, proposto dal pm Cascini della Dda di Roma dopo le indagini della polizia, è stato emesso dal tribunale della capitale.
Ai rom una confisca di svariati milioni
A eseguire il decreto di confisca, per un valore complessivo di svariati milioni, sono stati gli agenti della polizia di Frosinone nell’ambito dell’inchiesta “Grand Hotel”, partita a luglio del 2014, quando i poliziotti avevano messo fine a un vero business del mercato della droga arrestando malavitosi che conducevano una vita fatta di agi e di lusso ma che dichiaravano, invece, redditi da indigenti. L’operazione aveva portato a venti misure restrittive nei confronti di appartenenti nella maggior parte a famiglie rom e ad altre undici eseguite nel corso dell’attività investigativa.
E in Sicilia altri rom ultramilionari
In Sicilia sequestrati beni dal valore di oltre 1,7 milioni di euro a due persone accusate di truffa ed estorsione nei confronti di anziani. L’organizzazione governata dai due era costituita da un gruppo di rom, con base nella provincia di Siracusa, che operava in tutt’Italia. La truffa consisteva nel provocare incidenti stradali facendo credere alle vittime che oltre a danni visibili si era verificata anche la rottura del vetro di un orologio di pregio. Poi minacciavano di chiamare i vigili urbani per denunciare la presunta omissione di soccorso, che avrebbe provocato il ritiro della patente. Infine, gli organizzatori dell’incidente chiamavano i complici, che si presentavano come dipendenti di una fantomatica compagnia assicuratrice, e invitavano le vittime a pagare ben quattromila euro per l’extra, cioè il solito «orologio di valore».