Alfano in ginocchio dai cattolici di Pd e M5S: “Bloccate voi le unioni civili”

14 Feb 2016 17:33 - di Monica Pucci

Impotente, spettatore non votante di un governo che sta in piedi con le poltrone, Angelino Alfano quando c’è da fare una battaglia non si tira avanti, anzi, è il primo a chiedere agli altri di farsi coraggio, visto che non può farlo lui. “Spero che i Cattodem abbiano coraggio per votare no alla stepchild adoption e che numerosi grillini votino no in modo tale che la stepchild salti. Poi, se fossi il leader del Pd io la stralcerei”, dice il leader del Ncd a “In 1/2 ora”, su RaiTre. E voi? Se passa la legge? Ci saranno conseguenze? Ovviamente no, lascia intendere Alfano, che abbaia e come sempre non morde: “Io ho detto al premier Matteo Renzi che ha su un piatto d’argento il sì di tutta maggioranza e anche più e, al tempo stesso, vuol stravincere se rifiuta questa ipotesi. Ma Renzi mi ha detto che la posizione del Pd non è per stralciare la stepchild”, risponde il ministro dell’Interno a Lucia Annunziata, precisando di essere contrario, sulla Cirinnà, non solo alle adozioni per i gay ma anche all’equiparazione delle unioni civili al matrimonio. La Annunziata insiste: e se la stepchild passerà in Aula? “Occorre vedere cosa faranno M5S e quanto coraggio avranno di votare no i Cattodem. Noi voteremo no. Io sono a favore dei diritti patrimoniali ma sono contrario all’adozione, non sono per il cupio dissolvi della legge ma, sulle adozioni, mi auguro che si riapra la partita”. Se la stepchild adoption dovesse passare nel pacchetto sulle unioni civili,  annuncia, “proporrò il referendum”.

Terrorismo, Alfano ci ripensa: è allarme rosso

“Abbiamo analisi che non lasciano prevedere un clima sereno per gli anni a a venire. Ma l’Italia è stato finora un paese sicuro perché abbiamo fatto un lavoro di prevenzione continuo giorno e notte. Ma il rischio zero non esiste. Il rischio è molto alto come per gli altri Paesi che hanno subito attentati: siamo parte di una comunità che è oggetto delle ritorsioni dei terroristi”. Dai toni ottimistici di qualche settimana fa, il ministro dell’Interno Angelino Alfano è passato direttamente all’allarme rosso. E ora dà ragione al premier francese Manuel Valls, che l’attentato lo ha già subito.

A Roma Ap sostiene Marchini

“Noi abbiamo sempre visto con favore la candidatura di Alfio Marchini. Ci riuniremo nei prossimi giorni, ma siamo assolutamente orientati a sostenere Marchini, e non lo facciamo in una logica di partito ma in una logica civica, dice ancora Alfano alla Annunziata. “Beatrice Lorenzin – spiega il leader di Ap – lo spiegò in un’intervista a ottobre: se Marchini non va a spiaggiarsi verso destra, lo sosteniamo”. Quindi il ministro che, “di fronte al disastro di Roma precedente alla gestione Tronca, che, fortunatamente è una luce, quella di Marchini è una strada nuovo”. E a chi gli chiede se in Marchini il ministro veda un nuovo Berlusconi Alfano risponde: “Ho una tale considerazione della sua persona che penso oggi sia difficile replicare i successi di Berlusconi. La sua biografia ha meritato il voto di milioni di italiani, oggi non ci sono biografie paragonabili”.

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