Virus Zika, allarme in Brasile: quattromila i casi di microcefalia nei bambini

27 Gen 2016 16:28 - di Giorgia Castelli

Il virus Zika colpisce ancora: secondo i giornali brasiliani sono almeno quattromila i casi di microcefalia. C’è allarme per la grave patologia fetale che gli esperti sospettano sia causata dal virus Zika. Il Paese sudamericano è quello che ha registrato il maggior numero di infezioni da Zika: il ministero della Sanità stima che nel 2015 siano state tra 497.593 e 1.482.701. Numeri che la dicono lunga sulla preoccupazione che sta generando l’infezione. A inizio settimana il ministro della Salute, Marcello Castro aveva lanciato l’allarme affermando che il Paese «sta perdendo la battaglia contro il virus Zika». Castro aveva anche spiegato che il Brasile convive da tre decenni con le zanzare Aedes, vettori dell’infezione, senza riuscire a debellarle. Ma secondo il portavoce dell’Oms, Christian Lindmeier, è presto per dichiararsi sconfitti: «Se la realtà fosse questa potremmo abbandonare tutto, ma non è così».

Virus Zika, primi casi in Portogallo e Danimarca

La preoccupazione cresce anche in Europa.  Dopo le prime infezioni registrate in Gran Bretagna, Italia, Spagna, ci sono i primi casi anche in Portogallo. Le autorità sanitarie portoghesi hanno comunicato che cinque cittadini portoghesi sono stati infettati dal virus Zika dopo aver visitato il Brasile. Ci sarebbe anche un altro caso ”molto probabile” ma non confermato di un cittadino portoghese che ha recentemente visitato la Colombia. Si tratta di persone adulte, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli. Le autorità sanitarie europee riferiscono di attendersi nuovi casi tra i viaggiatori, ma precisano che la trasmissione locale è improbabile. Primo caso anche in Danimarca.

Gli Usa avviano la ricerca per il vaccino

Il governo statunitense sta avviando la ricerca per mettere a punto un possibile vaccino contro il virus Zika che, veicolato dalle zanzare del genere Aedes e diffusosi in America Latina è sospettato di causare la microcefalia. I risultati non sono comunque attesi nell’immediato: «Non accadrà in una notte – ha affermato lo scienziato Anthony Fauci del National Institutes of Health (NIH) – ma ci sono vaccini in diversi stadi di sviluppo per altri virus della stessa famiglia come i virus della dengue, West Nile e chikungunya, che offrono un modello per creare qualcosa di simile contro Zika». I ricercatori del Nih hanno avviato la ricerca e l’Agenzia sta anche programmando di aumentare i finanziamenti ad alcuni scienziati brasiliani per accelerare gli studi. Se un vaccino contro il virus Zika fosse messo a punto, non è però chiaro quanto ampio potrebbe essere il suo utilizzo.

 

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