Unioni gay, intollerabile ingerenza dell’Europa: «L’Italia le riconosca»
Unioni gay, ormai siamo all’intollerabile ingerenza da parte dei poteri europei. «Incoraggio l’Italia a garantire il riconoscimento legale alle coppie dello stesso sesso cosi come stabilito dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani (Oliari e altri verso Italia del 21 luglio 2015) e come accade nella maggior parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa» Questo il testo che il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, ha pubblicato su twitter.
L’intervento del signor Jagland è doppiamente inopportuno. Innanzi tutto perché si tratta di un intervento a gamba tesa su una delicata questione etico politica, quella delle unioni civili (secondo il ddl Cirinnà) che sta spaccando il Paese, o, per meglio dire, che sta pesantemente separando la maggioranza del Paese dalle élites politico-culturali. Ma questo, evidentemente, non interessa ai detentori del potere europeo, per i quali la volontà dei popoli è del tutto ininfluente sulle scelte che riguardano il loro destino. E non è certo un caso che il Consiglio d’Europa utilizzi gli stessi concetti utilizzati a sua volta da Renzi per spronare i dissidenti del suo partito a votare massicciamente in favore del disegno di legge sulle unioni civili. Anche il premier aveva infatti affermato che l’Italia sarebbe in “ritardo” rispetto agli altri Paesi dell’Ue.
Il secondo motivo di inopportunità deriva del fatto l’ingerenza dell’Europa avviene mentre la società italiana si sta mobilitando contro un provvedimento, quello appunto che reca la firma della senatrice Cirinnà, contrario al sentimento profondo del nostro popolo in materia di famiglia e di educazione dei figli. Le massicce adesioni al Family Day testimoniano il sentimento di rivolta che pervade il Paese, un Paese già impoverito dai poteri europei, e che ora si vede costretto anche ad alterare gli istituti fondamentali della convivenza civile perché così è stato deciso nei ristretti ambiti globali. L’invasione di campo dell’Europa è stata preceduto dall’invisione di campo, non meno grave, della presidente della Camera Laura Boldrini. Le unioni gay sono proprio diventate la bandiera dei nuovi ideologi che vogliono stravolgere il volto della nostra socierà.