Scompare Aurelio Gironda, avvocato e deputato di An. Rifiutò di andare al Csm

12 Gen 2016 18:00 - di

Si è spento al Policlinico di Bari, dopo una lunga malattia, l’avvocato Aurelio Gironda, principe del Foro barese nonché deputato di Alleanza Nazionale dal 2001 al 2006. Gironda, apprezzatissimo penalista, era notissimo negli ambienti forensi del capoluogo pugliese, ed è sempre stato un punto di riferimento della destra pugliese. Fu il successore alla Camera, nello stesso storico collegio, il 20, di Pinuccio Tatarella, con il quale era amico da molti anni. Classe 1926, era nato a Taverna, in provincia di Catanzaro, ma era barese di adozione, essendo cresciuto professionalmente nello studio di Giuseppe Papalia, sindaco e senatore del Psi. Alla Camera Aurelio Gironda, detto Rerè, era componente la commissione Giustizia e membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere. Si parlò di lui come candidato al Consiglio superiore della Magistratura, nel 2002: era infatti un candidato di grande prestigio, che avrebbe ottenuto il consenso di tutti, non solo della destra, ma fu proprio lui, innamorato della toga, che dissipò subito ogni dubbio sulla questione: non avrebbe infatti mai rinunciato né alla professione forense né all’impegno preso con i baresi. «Voglio morire con la toga addosso», disse. E la questione fu subito chiusa. Alla Camera effettuò degli articolati e incisivi interventi sulle materie di sua competenza, come le proposte di legge relative alle modifiche al Codice penale, il mandato d’arresto europeo, la convenzione Europol, l’inappellabilità alle sentenze di proscioglienti  e moltissimi altri. Appassionatissimo di calcio e tifoso del Bari, fu il primo legale della società nonché, nel 1977, socio e amministratore su invito del presidente storico Angelo De Palo, e anche negli anni scorsi era tornato in aula per difendere il suo amatissimo Bari nella vicenda del calcioscommesse. La camera ardente di Aurelio Gironda è stata allestita presso la corte d’Appello di Bari, i funerali si svolgeranno mercoledì alle ore 16 nella chiesa San Ferdinando del capoluogo pugliese.

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